Corriere
della sera 18 giugno 2001 I SERVIZI
SEGRETI USA «La soluzione è allargare la zona proibita»
- DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
WASHINGTON - Una zona rossa allargata e ben presidiata è la soluzione dei problemi di
ordine pubblico a Genova per il G8. Lo dicono il Servizio segreto americano e la Casa
Bianca, indotti dalla sanguinosa battaglia di Göteborg a riesaminare i dispositivi di
sicurezza del vertice di luglio. Lidea di tenere il meeting su una nave e quella di
spostarlo altrove non convincono: la prima sarebbe pericolosa, e la seconda equivarrebbe a
una resa. Alcuni dirigenti americani sono a Genova con lobbiettivo di far ampliare
la Zona rossa, entro cui i delegati si muoverebbero al riparo della protesta, e di
rafforzarne la protezione. «La nostra collaborazione con le forze dellordine
italiane - dicono - è molto stretta». Sebbene la Casa Bianca e i servizi segreti Usa non
siano in allarme, vorrebbero una decisione rapida e definitiva a favore di Genova e contro
le navi. «Siamo certi che lItalia riuscirà a evitare unaltra Seattle o
Göteborg in città». La polizia svedese ha sbagliato a ridurre gli sbarramenti contro i
dimostranti dopo la partenza del presidente Bush, aggiunge il funzionario. Che di navi non
vuole sentire parlare. «Perché è facilmente vulnerabile, comporta difese complicate e
aggrava la situazione logistica», spiega prima di tagliare corto: «Sono questioni di
sicurezza che preferiamo non approfondire». Secondo lentourage di Bush le lezioni
di Seattle e Göteborg non sono state inutili: a Washington nellaprile del 2000 e a
Quebec City, in Canada, laprile scorso, la protesta rimase sotto controllo, pur
sfociando in centinaia di arresti: «La formula vincente è quella dellindividuazione
di una zona di massima sicurezza chiusa ai dimostranti». Ma occorre anche un lavoro dintelligence
preventivo sui gruppi violenti e dal dialogo con quelli pacifici: «Molto dipende dalle
autorità locali. Bisogna conoscere le intenzioni dei gruppi estremisti, e limitare le
dimostrazioni ad aree prestabilite». La zona rossa allargata, come a Napoli nel 94,
paralizzerebbe il centro cittadino per due giorni ma sarebbe un prezzo inferiore da pagare
a quello di feriti negli scontri. «Rispetto a Napoli le circostanze sono diverse - ha
concluso lesponente dellamministrazione - ma un summit ordinato è fattibile,
purché si sia tutti a terra nello stesso posto».
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E. C.
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