Corriere della sera 25 maggio 2001 Varate le misure per prevenire
attentati e disordini. I contestatori si
rivolgono a Ciampi e Berlusconi: vogliamo manifestare
G8 di Genova, il governo manda le Forze armate
Unimponente task-force anti-sommossa per proteggere il vertice dei Grandi
ROMA - Toccherà ai reparti speciali di Esercito, Aviazione e Marina garantire
la sicurezza del G8 in programma a Genova dal 20 al 22 luglio. I ripetuti allarmi sul
rischio di attentati per lacuirsi della crisi in Medio Oriente e sulle
manifestazioni del
«Popolo di Seattle» contro la globalizzazione che potrebbero sfociare in gravi
incidenti hanno convinto il Viminale a rafforzare la sorveglianza della città ligure. Il
Comitato nazionale per lordine e la sicurezza presieduto dal ministro
dellInterno,
Enzo Bianco, ha deciso ulteriori misure per cercare di ridurre al minimo la possibilità
di attacchi da parte di terroristi e di esponenti dellantagonismo estremo: ai
soldati
spetterà il compito di presidiare la Zona Rossa attorno al Porto Vecchio e al Bacino
delle Grazie dove si incontreranno i Grandi dei Paesi maggiormente industrializzati.
A proteggere i leader mondiali ci sarà pure una fitta rete di satelliti antispia
americani. I militari affiancheranno gli esperti e gli uomini migliori delle forze di
polizia: in caso di disordini, potranno intervenire e bloccare i manifestanti. Saranno
inoltre utilizzati per proteggere «obiettivi sensibili»: probabile limpiego della
Folgore, come era avvenuto nel 92 in Sicilia quando, in piena emergenza-mafia,
7.000 soldati con compiti di polizia giudiziaria presidiarono le strade. La sicurezza
dello spazio aereo sarà invece garantita dallAviazione e quella della costa dalla
Marina. Per la protezione del G8 dovrebbero essere impiegati 18.000 uomini. Di
questi, ottomila saranno poliziotti, carabinieri e finanzieri.
Limponente task-force anti-sommossa è stata varata ieri durante il vertice al
quale hanno partecipato, oltre a Bianco, il ministro della Difesa, Sergio Mattarella,
il sottosegretario allInterno, Massimo Brutti, i capi delle forze dellordine e
dei
Servizi Segreti, il segretario generale degli Affari Esteri, Umberto Vattani, il
Prefetto e il Questore di Genova Antonio Di Giovine e Francesco Colucci. Una
riunione ad altissimo livello durante la quale è stato stabilito che il Viminale
lavorerà in sinergia con il ministero della Difesa e sono stati messi a fuoco i punti
critici per la sicurezza: i sei caselli autostradali, il porto, le consolari
daccesso alla
città e la Zona Rossa. Posti in cui la sorveglianza, seppure discreta, è già
cominciata.
Ieri il Genoa Social Forum, che riunisce 324 associazioni antiglobalizzazione (66
straniere), ha manifestato a Roma davanti San Macuto, sede del Comitato
parlamentare sui Servizi Segreti. I portavoce hanno chiesto un incontro al
Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, e al futuro Capo del Governo,
Silvio Berlusconi, affinché «assicurino il diritto di manifestare a Genova in modo
pacifico e non violento contro i potenti che vorrebbero decidere le sorti del
mondo». |