Corriere della sera 7 luglio 2001
I
manifestanti della Rete No Global volevano salire a bordo. Un giovane ferito
Assedio alla nave dei
Grandi, scontri a Napoli
- NAPOLI - Doveva essere un sit-in pacifico, destinato a scandire la tappa napoletana
della «European Vision», la nave da crociera che farà da albergo galleggiante per i
capi di governo presenti al G8 di Genova. Dimprovviso, invece, polizia e dimostranti
sono venuti a contatto, dando vita a uno scontro che ha seminato il panico sulle banchine
del porto vesuviano. Nei tafferugli è rimasto ferito un ragazzo, Pietro Rinaldi, che è
stato ricoverato nellospedale Cardarelli, dove ha raccontato di essere stato colpito
a manganellate dagli agenti. Tutto è cominciato quando quattro ragazzi dei centri sociali
hanno cercato di salire a bordo della nave per consegnare un simbolico «foglio di via»
al comandante. In quellistante, poliziotti e manifestanti sono venuti a contatto e sè
scatenato il parapiglia. La Rete No Global, che raggruppa numerose sigle
anti-globalizzazione del Sud, accusa le forze dellordine di aver «malmenato e
travolto con una carica del tutto gratuita» gli attivisti (poche decine) che
protestavano.
«Durante il presidio - racconta Francesco Caruso, portavoce della Rete - il clima era
pacifico, tranquillo. A un tratto, senza alcuna ragione e preavviso, polizia e
carabinieri, presenti in modo massiccio, hanno cominciato dapprima a spintonare per poi
scagliarsi con inaudita violenza contro di noi. Un ragazzo è stato colpito ripetutamente
alla testa e alle spalle e ora è ricoverato in ospedale con una prognosi di dieci
giorni».
Anche Vittorio Agnoletto, portavoce del Genoa Social Forum, parla di «un atto destrema
gravità», che rappresenta un segnale molto preoccupante in vista del summit
internazionale. E aggiunge: «Chiediamo al capo della polizia se questa è la pratica
realizzazione del "massimo sforzo per evitare qualunque incidente" da lui più
volte dichiarato. I casi sono due: o i nostri interlocutori istituzionali hanno rilasciato
dichiarazioni che non corrispondono al vero, oppure non controllano alcuni importanti
settori delle forze dellordine. Ed è questa unipotesi estremamente
preoccupante».
Dure proteste sono giunte anche dai Ds e da Rifondazione. Peppe De Cristofaro,
coordinatore dei Giovani Comunisti che era presente allepisodio, ha parlato di
«evidente segnale intimidatorio lanciato dalle forze dellordine».
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E. dE |
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