La Repubblica 7 luglio 2001 "Niente
violenza
salviamo i valori"
il cardinal martini
MILANO - «Bisogna emarginare ogni pensiero di violenza e salvare la battaglia sui
valori, che sono condivisibili». Non sarà fisicamente a Genova nei prossimi giorni,
Carlo Maria Martini, arcivescovo di Milano, ma le parole che ha pronunciato ieri non
lasciano margine di dubbio sulla sua adesione ideale ai contenuti della lotta del
movimento antiglobalizzazione. Temi, quelli portati avanti anche dai contestatori del G8,
che il cardinal Martini ha tante volte sollevato durante i suoi interventi, sollecitando
la riduzione del debito ai Paesi del Terzo mondo, l'eliminazione delle discriminazioni da
parte delle nazioni più ricche verso quelle più povere, la ridistribuzione della
ricchezza e delle risorse naturali fra tutti gli abitanti del pianeta.
Finora Martini si era astenuto dal prendere pubblicamente posizione sul tema specifico del
G8 di Genova, ma ieri mattina, è stato sollecitato dalla minoranza di centro sinistra a
Milano, a tenere un discorso o a mandare un messaggio in occasione della seduta del
Consiglio comunale che si occuperà del vertice. E così, l'Arcivescovo non ha nascosto di
seguire attentamente i problemi legati all'incontro tra gli otto grandi e che, anche al di
là di quest'evento specifico, il tema degli squilibri economici fra il sud e il nord del
mondo gli interessa moltissimo. Scambiando qualche parola con il prefetto Ferrante, il
questore Boncoraglio e con la consigliera comunale dei Verdi Milly Moratti, il cardinale
Martini è sembrato preoccupato per il clima di tensione che sta montando e per gli
allarmi sui pericoli di violenze durante le contromanifestazioni.
Per impegni precedentemente presi pare che Martini non parlerà in occasione della seduta
a sul G8 a Palazzo Marino. Ma, come ha assicurato alla Moratti, rappresentante delle
opposizioni al consiglio comunale di Milano, la questione per lui è «di grande
interesse» e ha espresso l'intenzione a tornare sul tema in un prossimo futuro.
(z.d.) |