Manifesto 26 giugno 2001

Il comunicato finale di Attac

Ecco alcuni stralci dal comunicato finale dell'incontro di Bologna: "La strordinaria partecipazione alla prima assemblea nazionale di Attac Italia equivale a una dichiarazione di intenti: nella geografia sociale e politica del nostro paese c'è, da oggi, una nuova presenza, con una sua personalità e con proposte da avanzare a tutti gli oppositori del neoliberismo, e all'insieme del nostro paese. Attac non è un partito, non si presenterà mai alle elezioni, ma da oggi è convinta di poter contare nella vita italiana, specialmente ora che al governo vi è la faccia dell'imprenditoria che si è fatta politica.
Attac Italia partecipa pienamente al Genoa Social Forum, sarà alla manifestazione del 19 luglio dei migranti e alle azioni di disobbedienza civile del 20 luglio, con una propria iniziativa e rispettando lo stile che il Gsf si è dato: nessuno colpirà persone, comprese quelle in divisa, nessuno recherà danni alla città, ma nessuno accetterà alcuna mortificazione dei propri diritti. Il 21 luglio, giorno della grande manifestazione contro i G8, Attac Italia parteciperà con i propri colori insieme alle delegazioni di Attac dai paesi europei, dal Brasile, dall'Argentina, dall'Africa. (...)
Tutti coloro che intendono partecipare alla vita dell'Associazione potranno farlo già da ora, attraverso le commissioni di lavoro tematiche, nate dai laboratori di questa assemblea e che saranno formalmente avviate nei prossimi giorni, e i cui documenti potranno essere consultati e discussi sul nostro sito Internet (www.attac.it) e sui giornali e media che partecipano alla costruzione di Attac. Tutti sono invitati a promuovere i gruppi locali il cui numero, già rilevante, contiamo di raddoppiare per l'inizio dell'autunno, quando si terrà l'Assemblea costituente".