Comunicato stampa Genova, 16
giugno 2001
DOPO GOTEBORG: APPELLO DEL GENOA SOCIAL FORUM
AL GOVERNO, AL MOVIMENTO AI GENOVESI
Un appello con tre destinatari: il Governo, il movimento, i cittadini di Genova. Dopo i
fatti di Goteborg, il Genoa Social Forum, che ad oggi riunisce 684 organizzazioni
nazionali e internazionali, decide di esprimersi in vista del G8 del 20-21-22 luglio
a Genova.
"Al Governo, che dia un segnale di apertura. Proprio perché le città non possono
essere trasformate in fortini da difendere con le armi sparando sulle persone, con la
creazione arbitraria e offensiva di zone off limits in cui sia possibile sospendere le
garanzie democratiche, violare i diritti fondamentali dei cittadini e delle
cittadine e limitare la libertà. Perché il movimento di contestazione alla
globalizzazione neoliberista ha le sue ragioni e deve poterle esprimere pienamente.
Al movimento, che ha scelto di coniugare la radicalità della lotta pacifica e non
violenta con la partecipazione di massa. Perché la nostra opposizione alla profonda
ingiustizia del pensiero neoliberista in politica come in economia e alla violenza delle
multinazionali non può essere altro che la delegittimazione e lisolamento
degli 8 pre-potenti nelle mille forme che può assumere la contestazione non violenta.
Ai Genovesi, che non consegnino la città ai G8. Perché la comunità cittadina non può
essere espropriata nei giorni del Summit della sua cultura di accoglienza e di
rispetto delle differenze. Perché Genova/Ianua, sia una porta aperta per tutti i
cittadini e le cittadine del mondo".
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