Corriere della sera 4 luglio 2001
«Bloccheremo
il G8 con i nostri corpi»
Le tute bianche a
Berlusconi: invaderemo la zona rossa. Rischio rottura tra i contestatori
- DA UNO DEI NOSTRI INVIATI
GENOVA - «Berlusconi Fox», Berlusconi, la volpe. Furbo, furbone. Da far credere al
popolo di Seattle che il suo desiderio è quello di dialogare con la società civile; di
voler accogliere i manifestanti nel migliore dei modi. «Invece no. Lui prepara gli
eserciti che tenteranno di schiacciarci. E usa tutti i mezzi per dividere il Genoa Social
Forum. Lunica cosa seria che si poteva fare, annullare il G8, non gli è neanche
passata per lanticamera del cervello». E avanti così, citando sette volte il
signor Berlusconi-Fox. Più gli amici Blair e Bush, padroni del mondo. Conclusione finale:
«Useremo la disobbedienza civile, useremo i nostri corpi proteggendoli dalla violenza del
suo esercito, violeremo la zona rossa. Le rammentiamo che il nostro obiettivo è bloccare
il vostro vertice antidemocratico e dannoso».
Cercano leffetto mediatico, le Tute Bianche. E anche questa volta colpiscono nel
segno. Con una lettera aperta, indirizzata al premier.
Ieri, altra giornata campale. Lassemblea plenaria del Gsf si riunisce per discutere
i futuri piani dazione, il portavoce Vittorio Agnoletto esterna davanti alle
telecamere («gli spazi-accoglienza ci soddisfano, non condividiamo alcuni divieti, domani
andremo in Questura per stabilire i percorsi dei cortei»), ma, in definitiva, è lala
rompiscatole ad occupare la scena. Che coshanno davvero in testa lo zapatista Matteo
Jade, lineffabile Chiara Cassurino, il duro Luca Casarini? E gli altri del
No-Global, cioè i Centri sociali napoletani? Rompono sì o no con le colombe della Rete
Lilliput? Sei ore di discussione, poi le dichiarazioni ufficiali: siamo tutti daccordo.
Su che cosa? Innanzitutto, sui troppi vincoli posti al diritto di manifestare: controlli
alle frontiere, sì ai cortei da Levante, no da Ponente, eccetera eccetera. E poi cè
la zona rossa, cioè larea off limits del Vertice. Dove già si aggirano le «barbe
finte», per carpire i segreti dei «carugi» genovesi. Per scoprire i covi dei
contestatori.
«Nei prossimi giorni - annuncia il ministro degli Interni Scajola - intensificheremo il
servizio di "intelligence"». Per il ribelli, espugnare il fortino del G8
sarebbe il massimo della conquista. Ma se, tutti, a parole, dicono: non rispetteremo la
zona rossa; nei fatti, il ruolo di sfondamento spetterà alle Tute Bianche: protezioni
corporali, scudi in mano, affronteranno il corpo a corpo con le forze dellordine.
«Allora, le cariche degli agenti saranno inevitabili», proclama Casarini. Il giovanotto
del Nord Est si spinge oltre: «Ci hanno detto che a Genova, come a Québec City, verrà
innalzato un muro. Ebbene, noi lo abbatteremo». E le regole? Non sostiene il Genoa Social
Forum che, durante le manifestazioni, non verranno danneggiate né persone né cose? «Il
muro non fa parte delle strutture della città», taglia corto Casarini. Dunque, ci
saranno scontri? «Prevedo proprio di sì. Noi Tute Bianche li affronteremo, con i mezzi
che abbiamo. Mentre i pacifisti, in Chiesa, pregheranno per la nostra incolumità...».
Parole forti. Il tam tam dellennesima dichiarazione di guerra circola per le stanze
di Villa Rosazza, quartier generale del Gsf. Inevitabili (a dispetto dellunità
ritrovata) le «smarcature». Fabio Lucchesi, responsabile regionale della Rete Lilliput,
chiarisce: «Siamo per laccerchiamento della zona rossa, non per la violazione. E
non mi risulta che entrare nellarea proibita sia lobiettivo del Genoa Social
Forum. Se la disobbedienza civile delle Tute Bianche si esprime così, facciano. Senza
coinvolgere tutto il movimento». Fin qui, una voce di dissenso. I soggetti del Gsf sono
800. Difficile tenerli insieme. Il dibattito su che cosa debba intendersi per
«disobbedienza civile» verrà riproposto il 10 luglio, prossima assemblea del Genoa
Social Forum.
E intanto, ieri sera, il Dipartimento di Stato americano, con una nota ufficiale, ha
raccomandato ai cittadini statunitensi di evitare di recarsi a Genova dal 20 al 22 luglio
prossimi, i giorni del G8.
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Marisa
Fumagalli |
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