Mnaifesto 20 giugno 2001

Fabbrichette del Centroamerica
TERRA TERRA
BRUNO STEPHANE

Sorridente, a San Salvador il presidente messicano Fox č finalmente riuscito a convincere gli altri presidenti centroamericani a firmare l'ancora poco conosciuto Piano Puebla-Panama (Ppp), il recente progetto di Banca Mondiale e Banca Interamericana di sviluppo. Per eliminare ogni dubbio sull'obiettivo di questa strategia a scala continentale, Fox ha riconfermato, riferendosi al governo messicano, che "il nostro č un governo di e per gli imprenditori".
A rovinargli la festa, giorni fa un centinaio di organizzazioni sociali, produttori, indigeni e difensori dei diritti umani si sono riunite a Tapachula, nel sud del Chiapas. Hanno lanciato una campagna continentale di informazione sul Piano Puebla-Panama, che definiscono "un rinnovato progetto di colonizzazione selvaggia del sudest messicano e di tutto il Centroamerica, nell'interesse delle tranazionali e del capitale. E un piano che approfondirá la povertá della popolazione e distruggerá le nostre culture e la natura, minacciando di acutizzare le polarizzazioni sociali, l'esclusione e l'insostenibilitá".
Finora nessuno conosce le direttive né i tempi di realizzazioni del tanto pubblicizzato piano Puebla-Panama, neache gli imprenditori e le camere di commercio degli stati che dovrebbero beneficiarne. Dubbi legittimi ce ne sono, e non solo da parte delle organizzazioni ambientaliste - che giá temono il prezzo che pagheranno il bosco tropicale secco e la foresta umida in tutta la zona dell'ismo di Tehuantepec, dove esistono le importanti riserve della biosfera del Chimalapas, dei Montes Azules e di Uxpanapa, ma dove piú del 50% della copertura arborea č ormai perso. Molti sono preoccupati dall'ingiustificato sviluppo della rete stradale - come l'autostrada Cittá del Messico-Tuxtla Gutierrez, che attraverserá parte della riserva della biosfera dei Chimalapas, per non parlare delle strade progettate in quel che resta della rigogliosa Selva Lacandona.
Del resto, in zone di povertá endemica e di sottosviluppo c'č da temere un piano di "sviluppo economico" che comincia con la chiusura di aree economicamente produttive: ad esempio il trasferimento della Quinta Zona Navale del porto fluviale di Centla, ai confini con il Guatemala, dove secondo gli imprenditori locali le installazioni militari davano lavoro a 3.200 civili e portavano in questa poverissima regione un volume d'affari di un milione di dollari mensili.
Almeno sulla carta, le linee guida del Ppp riconoscono la "necessitá di progetti di sviluppo sostenibile, orientati alla conservazione ambientale, del patrimonio culturale e delle risorse naturali regionali" e di "facilitare l'intercambio commerciale, modernizzare le dogane, omologare trattati commerciali e promuovere le piccole e medie imprese"; infine, fiore all'occhiello, "sviluppare l'interconnesione energetica via Guatemala creando un gasdotto centromaericano per... assicurare lo sviluppo industriale". Stranamente sono gli stessi termini usati anni fa per giustificare il trattato di libero scambio Usa-Canada-Messico, dove lo "sviluppo sostenibile" si č tradotto nella distruzione dei mercati agricoli regionali, l'emigrazione forzata di milioni di messicani e centroamericani negli Usa, e nella moltiplicazione delle maquilas, fabbrichette situate in territorio messicano e nella zona frontaliera dove centinaia di migliaia di operaie sottopagate producono manufatti tessili e industriali per le imprese Usa: circa 3.500 maquilas, esenti da tasse da esportazione e con tutte le agevolazioni fiscali, in cui un milione e mezzo di lavoratori generano ciascuno un profitto di 8.500 dollari all'anno per l'impresa. Hanno anche prodotto, solo l'anno scorso, 8.900 tonnellate di residui tossici nel "triangolo grigio" fra gli stati di Sonora e Arizona. Insieme agli scarichi tossici dei fiumi Colorado e Bravo, all'inquinamento non smaltito delle megalopoli di Tijuana, Ciudad Juarez e Matamoros, alle emanazioni delle raffinerie e delle acciaierie, i cimiteri nucleari e tossici al confine texano (Sierra Blanca, Kinney, Fort Hancock e Hudspeth) - una catastrofe ambientale e una minaccia costante per milioni di persone.