Manifesto 2 giugno 2001

VERSO GENOVA

CATTOLICI CONTRO

Inizia oggi alla Fiera del mare di Genova il congresso "Per una globalizzazione solidale verso il mondo unito", organizzato dai cattolici contro il G8. Il congresso, promosso da New Humanity, dalla curia e dal comune di Genova, durerà per tutto il fine settimana e coinvolgerà non meno di 500 giovani da tutta Europa. Alla fine dei lavori, dopo l'intervento del vescovo di Genova i partecipanti firmeranno una carta con la quale si chiede alle multinazionali di autotassarsi a favore dei paesi sfruttati.

TOH, I FASCISTI/1

La prefettura ha detto sì: nonostante il coro di proteste, il congresso nazionale e la manifestazione di Forza Nuova "contro il G8" si farà. E si farà il 30 giugno, una data che Roberto Fiore, leader del gruppo neofascista, non ha scelto a caso: il 30 giugno del 1960 la città insorse contro il congresso del Msi fino a dare vita a una rivolta che portò alla caduta del governo Tambroni. Lo stesso giorno contromanifestazione organizzata da Rifondazione.

TOH, I FASCISTI/2

Gianni Plinio, presidente del consiglio regionale ligure (An), ha avuto un'idea per evitare incidenti nei giorni del G8: estendere la zona rossa a tutta l'area metropolitana e chiamare a rinforzo delle forze di polizia i reparti speciali della Folgore.

ANCORA BEPPE GRILLO

"Vorrei la pena di morte per le persone giuridiche perché quando un'azienda fa male dovrebbe essere processata, condannata a morte, smembrata". Così Beppe Grillo che, dopo aver sparato contro le multinazionali (ma anche la sinistra) in un'intervista a "Famiglia cristiana", ieri era a Milano per la presentazione del libro "No Logo" di Naomi Klein

"ALLE TUTE BIANCHE"

"Siamo rimasti stupiti e non riusciamo a capire i motivi che hanno portato i compagni delle tute bianche a presentare la dichiarazione di "guerra" ai potenti della terra di fronte alla gravissima decisione del governo di schierare l'esercito a difesa del G8 di Genova. Anche se la dichiarazione voleva essere una "provocazione" e non avere intenti bellicosi, non si poteva non tenere conto che avrebbe avuto un impatto mediatico negativo. A Genova si gioca una partita rilevante, ma certamente non decisiva, che non si può bruciare su atti simbolici, sulla possibilità di oltrepassare di pochi metri una linea rossa". Sono alcuni passi di una "lettera aperta ai centri sociali del circuito Carta di Milano" firmata dai marchigiani Alessandro Fulimeni, Carlo Pesaresi, Daniele Dubbini, Edoardo Mentrasti, Francesco Graziosi e Sergio Sinigaglia.

ARRIVANO LE GRANDI

In luglio a Genova non ci saranno né la signora Berlusconi né madame Chirac, mentre hanno confermato la propria presenza le first lady russa e canadese. Il premier giapponese, divorziato, arriverà con la figlia.