Manifesto 1 luglio 2001 Forum
assediato a Salisburgo
Ingenti misure di sicurezza per il vertice
economico che si apre oggi nella città austriaca
A. M.
Manifestanti travestiti da poliziotti armati fino ai denti caricano
attivisti, i temuti "Chaoten" anarchici, nel pieno centro di Salisburgo...
finché non arrivano i poliziotti veri che, perquisiti entrambi, fanno tranquillamente
continuare il gioco.
Tranquillità della vigilia che può ingannare. Una messa in scena della "No
Boarder-No Nation Caravane" promosso dalla "volxtheatergruppe" per
protestare contro il clima di panico e di assedio con cui certi media cercano di
criminalizzare la "resistenza" contro il "summit europeo" del forum
economico mondiale (Wef), il club esclusivo di Davos, che si apre oggi in una Salisburgo
assediata da tremila poliziotti. Presieduto dal manager delle finanze George Soros e da
Percy Barnevik della svedese Investor AB, il vertice farà incontrare un migliaio di
manager di multinazionali e banche con capi di stato e di governo di 44 paesi, la maggior
parte dell'Europa orientale. "Per annettersi ed omologare, dopo la periferia del sud,
anche quella orientale" come ha detto Christian Fellner di Attac-Austria che ieri ha
organizzato il controvertice "L'altra globalizzazione". Forte la presenza
sindacale ufficiale (Oegb) al controvertice ospitato infatti dalla camera del lavoro di
Salisburgo: "Il sostegno a organizzazioni e movimenti che combattono gli effetti
fatali della politica neoliberale sulla qualità della vita delle persone per la mia
organizzazione è scontato", ha spiegato Hans Sallmutter segretario generale
dell'impiego privato (Gpa, la categoria più forte), e vicepresidente della confederazione
sindacale austriaca (Oegb).
Domani è in cantiere un dibattito pubblico tra il movimento di Attac ed il forum
economico a cui parteciperà George Soros.
A far salire la tensione ci ha pensato il londinese "Times", diffondendo una
notizia secondo la quale la polizia austriaca sarebbe "pronta ad usare armi da fuoco
se necessario" in particolare contro gli anarchici britannici. Notizia smentita dal
ministro degli interni Ernst Strasser.
Intanto sono stati chiusi i confini con Italia e Germania, sospesi gli accordi di
Schengen, il controllo dei documenti al confine con la Germania ha creato code di 10
chilometri. A sette giovani tedeschi la polizia bavarese ha impedito l'ingresso in
Austria. La manifestazione di oggi contro "l'incontro privato della elite di finanza
ed imprenditoriale , che priva di ogni legittimità democratica impone al resto del mondo
le sue condizioni" è organizzata dal partito comunista austriaco (Kpoe), dalle
organizzazioni giovanili socialdemocratiche (JG) e da gruppi autonomi. Vietato invece il
corteo che doveva arrivare fino al palazzo del congresso che ieri sera è stato
transennato creando due zone di sicurezza, intorno al congresso ed intorno al centro
storico divisi dal fiume Salzach. Non saranno però aree del tutto chiuse: l'accesso
rimane aperto "a quelle persone che possono credibilmente dimostrare un interesse
fondato", che non programmano azioni di disturbo. Gli abitanti della città, alquanto
irritati dalle limitazioni imposte, sono invitati a portare con se documenti di
riconoscimento.
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