Corriere della sera 6 luglio 2001
G8: sequestrati bastoni, prime denunce

Genova: erano sul furgone di cinque contestatori. Un pool di avvocati per i manifestanti

GENOVA - Questa volta le perquisizioni sono andate a segno: bastoni, un coltello e sette maschere antigas sono stati scoperti in fondo ad un furgone. Cinque giovani di un centro sociale genovese sono stati denunciati dalla polizia per «possesso di strumenti atti a offendere». Fanno parte del popolo antiglobalizzazione, i manifestanti anti G8, dicono gli inquirenti. Così, a due settimane dall’avvio del vertice, la tensione fra polizia e contestatori cresce. Prima la perquisizione della Digos, finita con un buco nell’acqua, nell’abitazione dove era ospitato il leader delle Tute Bianche, Luca Casarini. Poche ore dopo, il ritrovamento dei bastoni e del coltello. Un uno-due che ha acceso gli animi dei contestatori. Ieri il Genoa Social Forum ha protestato, mentre la questura di Genova ha risposto con una nota: «Il nostro obiettivo è quello di garantire sia il sereno svolgimento del vertice, sia il diritto a manifestare opinioni contrarie in modo civile e pacifico, senza danni per la cittadinanza». Intanto, le restrizioni delle zona rossa (quella vietata a chiunque non parteci ai lavori del summit) non risparmiano nessuno, nemmeno i barboni: una settantina di loro dovranno lasciare centro storico e porto.

BASTONI - Sono stati trovati mercoledì sera su un furgone Mercedes, all’uscita del casello autostradale di Genova Voltri. A bordo del mezzo c’erano cinque giovani: uno residente a Tortona (Alessandria) e domiciliato in Germania, gli altri genovesi. Frequentano tutti il centro sociale «blu» Inmensa di Bolzaneto, uno di quelli che non aderiscono al Genoa Social Forum e alla linea del dialogo con le autorità. Il furgone alle 23.15 si era fermato fuori dal casello per un guasto. Un’auto della polizia si è avvicinata per un controllo e sul mezzo ha trovato un tubo in pvc lungo un metro, un manico di piccone, un manganello telescopico metallico, un coltello, sette maschere antigas e due filtri per maschere. Uno dei cinque giovani aveva in tasca anche qualche grammo di hashish. Ai poliziotti, il conducente ha detto che non sapeva che quegli oggetti fossero sul furgone.


OSSERVATORIO - La polizia fa il suo lavoro, ma anche la controparte è in pieno fermento. Un pool di avvocati sarà messo a disposizione dei manifestanti per tirarli fuori dai guai in caso di arresti o denunce. Lo ha deciso l’Osservatorio sul G8 di Genova, nato ieri fra un centinaio di parlamentari. I parlamentari hanno condannato la perquisizione della polizia nell’alloggio genovese del leader delle Tute bianche Casarini e l’accompagnamento in questura del giornalista di «Carta» Pulika Calzini. Una «provocazione ingiustificata» secondo il portavoce del Gsf Vittorio Agnoletto, che ha protestato anche per un altro motivo: secondo il Genoa Social Forum, nei giorni del vertice i giornalisti saranno chiusi in un’area delimitata così non potranno raccogliere immagini e informazioni. Per questo simbolicamente il gruppo fornirà un proprio pass alla stampa. Anche il sindacato dei giornalisti è allarmato.


BARBONI - Sono una settantina quelli che vivono nella zona rossa e che verranno sfrattati nei giorni del summit. Il Comune sposterà gli ospiti del dormitorio Massoero in alta Val Bisagno, il Ceis offrirà posti letto a San Teodoro. Invece l'istituto San Marcellino porterà tutti i suoi ospiti in vacanza in Val di Susa. «Non capisco perché si parli tanto di G8 - spiega Alberto, che vive di fronte al Porto Antico -: basterebbe che gli otto Paesi più ricchi dessero un po' di soldi a quelli più poveri».
Stefano Secondino