Manifesto 16 giugno 2001

Gay 8, per le vittime dei nazisti
Genova, un'iniziativa in memoria degli omosessuali uccisi nei lager
AU. BO. - GENOVA

Un numero incerto dai 150 ai 600mila, ma mai nessuno saprà con precisione quanti ne sono morti nei campi di concentramento nazisti. Per ricordare tutti i gay, le lesbiche e i transessuali sterminati dalle SS la comunità gay di Genova ha deciso di dedicare a loro il Gay 8, manifestazione alternativa che si svolgerà negli stessi giorni del summit degli otto grandi. "E' il contributo, spesso dimenticato, che noi abbiamo dato alla costruzione dell'Europa - dice Luca Raggio dell'associazione Liberipuntotutti - e molto probabilmente riusciremo ad avere con noi Pierre Seel, uno dei pochi sopravvissuti ai campi". "Purtroppo non ci sono reduci transessuali - continua Mirella Izzo, dell'associazione Crisalide-ArciTrans - perché nessuno ne è uscito vivo: i transessuali non tedeschi venivano uccisi subito mentre quelli tedeschi venivano curati dai medici nazisti che compivano su di loro ogni sorta di esperimenti".
Esperimenti che non sarebbero finiti. "E' possibile che ci siano medici legati a organizzazioni naziste o nipoti di nazisti fuggiti dalla Germania che continuano ad agire sui transessuali praticando loro, come cura, la lobotomia. Abbiamo avuto delle testimonianze in questo senso, ma non abbiamo ancora localizzato i luoghi dove avvengono questi esperimenti e chi li fa. Non in Italia, crediamo in Sud America. Del resto Argentina, Uruguay e Paraguay sono stati il rifugio di molti criminali nazisti".
Prima del Gay 8, però, a Genova si terrà un altro evento organizzato dalla comunità gay genovese: si tratta del Pride! 2001, giornata dell'orgoglio gay, lesbico, transessuale e transgender. In un primo momento si era scelto come data il 30 giugno e come sede Palazzo Ducale. Ma l'inagibilità del palazzo per i lavori in previsione del G8 e la concomitanza del raduno nazionale dei neofascisti di Forza nuova a Genova ha modificato il programma: la manifestazione inizierà il 29 sera con una festa al centro sociale Zapata di Sampierdarena, festa preceduta da un dibattito dal titolo "Woldpride un anno dopo, cosa è cambiato?". Quindi, il 30, la comunità gay raggiungerà le contromanifestazioni di protesta contro il raduno dei forzanovisti: "Nei nostri atti costitutivi è indicato chiaramente il valore dell'antifascismo - spiega Izzo - e Forza nuova è un movimento omofobo e transfobico".