Manifesto 7 giugno 2001

Una città a misura di poliziotto
G8, Genova blindata: oltre alla "zona rossa", anche una "zona gialla" chiusa ai dimostranti
AUGUSTO BOSCHI - GENOVA

Altro che città aperta. Genova in occasione del G8 sarà chiusa a doppia mandata. Attività economiche sospese nella pressoché invalicabile "zona rossa" e, soprattutto, divieto di manifestazioni pubbliche di qualsiasi tipo nella "zona gialla", una sorta di cuscinetto creato per impedire che i manifestanti possano anche solo intravedere da lontano la facciata di Palazzo Ducale. E' questa la novità più rilevante del decreto 288, il provvedimento straordinario firmato dal prefetto Antonio Di Giovine per garantire la sicurezza dei capi di governo che si riuniranno a Palazzo Ducale dal 20 al 22 luglio. Un documento che risponde a molti degli interrogativi che i genovesi si sono posti da un paio di mesi a questa parte, primo fra tutti quali sono i confini della "zona rossa". L'area off-limits partirà dall'incrocio tra via XX Settembre e via Brigate Liguria, risalirà la principale strada cittadina abbracciando le vie laterali fino a comprendere piazza Dante e piazza De Ferrari, su cui si affaccia Palazzo Ducale, sede del vertice. E poi discenderà per via San Lorenzo fino al porto antico mentre, a monte, si spingerà fino a piazza Corvetto. La zona vietata attraverserà il centro storico fino a via Prè, comprendendo tutto il bacino del porto vecchio. I divieti di accesso scatteranno alle 7 del mattino del 18 luglio e finiranno alle 20 del 22. Potranno entrare solo i residenti o comunque chi dimostri di avere casa in zona, chi ci lavora e chi svolge attività di pubblica utilità. Per maggiore sicurezza tutti i cantieri edili saranno sospesi. Sospese anche le attività di vigilanza private, le corse degli autobus (funzionerà una sola linea con bus navetta) e le consegne merci, che potranno essere fatte solo tra le 5 e le 7,30 del mattino. Per dissipare ogni dubbio, poi, vengono esplicitamente vietate nell'area le pubbliche manifestazioni, il volantinaggio, l'affissione di manifesti e l'occupazione di suolo pubblico.
Poiché via XX settembre è nella zona rossa, così come piazza Cavour, tanto il suggestivo e coloratissimo mercato Orientale quanto il mercato del pesce saranno costretti a chiudere i battenti. L'elenco è lungo: chiuderanno porto e aeroporto. Quest'ultimo a partire dalle 7 del 19 luglio e per tutto il periodo del G8, mentre le acque tra il Porto Antico e Sestri Ponente saranno vietate alla navigazione e pattugliate. Ovvio che anche le attività portuali saranno sospese e già dalle 7 di mercoledì 16 in tutta l'area del porto vecchio sarà impedito l'attracco e l'ormeggio. Il traffico traghetti si interromperà dalle 11 del 18 fino alla mezzanotte del 22. Manca ancora un piano per la chiusura delle autostrade, ma c'è da scommettere che il vuoto sarà colmato nei prossimi giorni. Intanto è certo che la Stazione Principe verrà chiusa, così come il tratto di metropolitana che va dalla stazione a Di Negro. Ma i disagi non sono finiti: Genova è una città lunga e stretta e le strade che collegano il levante e il centro al ponente sono poche. La più importante è la sopraelevata, che però ha il difetto di passare esattamente a fianco alla Fiera del Mare (alloggiamento delle forze dell'ordine) e sopra l'area del Porto Antico. Dalle 7 del 19 alle 20 del 22 luglio la utilizzeranno solamente le vetture della polizia e i cortei ufficiali di auto blu. Le uscite intermedie chiuderanno a partire dalle 7 di mercoledì 18 e spostarsi da una parte all'altra della città sarà un'impresa quasi impossibile.
E poi c'è la "zona gialla". Si tratta di un'area che si estenderà dai limiti della zona supervietata fino alla Lanterna, alla circonvallazione a monte, San Fruttuoso e, a levante, fino al quartiere della Foce. Qui i divieti di transito saranno a macchia di leopardo e interesseranno punti e strade ancora da decidere. Ma la cosa importante è che anche nella "zona gialla" saranno vietate le manifestazioni pubbliche di qualsiasi genere.
Una decisione che non sorprende Stefano Lenzi, rappresentante del Genoa social forum: "Non sono sorpreso, ma preoccupato: preoccupato delle risposte che non arrivano. Soprattutto per quello che riguarda le manifestazioni tematiche che vogliamo organizzare nelle piazze, molte delle quali sono a ridosso della zona rossa e nella zona gialla".
Intanto fervono i preparativi e si fanno piani: visto che tutti danno per scontato che si arriverà allo scontro fisico, gli ospedali sono stati già allertati e si stanno preparando per ricevere almeno cinquemila feriti. Ferie bloccate al Santa Corona di Pietra Ligure e al San Paolo di Savona, proposte di limitare i ricoveri al minimo per avere più posti letto a disposizione al Dipartimento di medicina interna del San Martino di Genova e sospensione per lo stesso motivo del servizio di emodialisi per i pazienti di altre province che si trovano in vacanza nel capoluogo ligure o in Riviera. La direzione sanitaria del San Martino ha convocato per la prossima settimana un incontro del collegio di direzione per decidere come fronteggiare l'emergenza G8. Intanto, i medici e i paramedici che presteranno servizio a bordo delle ambulanze dislocate nelle zone calde saranno muniti di maschera antigas per poter prestare soccorso anche sotto il lancio dei lacrimogeni.
Protestano, intanto, i vigili del fuoco per la richiesta da parte del ministero dell'interno di essere inviati al G8 con compiti che riguardano l'ordine pubblico. In particolare, sarebbe stato richiesto loro di "convertitre gli automezzi - in possesso di un cannoncino che è in grado di produrre getti d'acqua ad altissima pressione - attualmente adoperati per prestare soccorso, a mezzi impiegati per disperdere eventuali manifestanti". Per questo annunciano l'adesione allo sciopero nazionale del 20 luglio, indetto dalle rappresentanze di base.