Manifesto 28 giugno 2001 Dentro
il G8-pensiero
Roma, un incontro per spiegare la
contestazione
G. RA. - ROMA
C'è un'area di intervento in tema di globalizzazione che è fatta di
ong esperte e attive che intendono in ogni caso fare le pulci alle posizioni dei G8. Come
è noto, per fare le pulci bisogna essere a contatto e per questo le ong di questa area i
contatti li tengono aperti, partecipano a un giro di insiders che rischiando ogni
giorno di essere licenziati spediscono i documenti interni a centri universitari o gruppi
di ascolto che a loro volta rendono pubblici i documenti. Un simile lavoro è utile per
attivare strumenti di critica e non di rado di demolizione delle posizioni dei G8 che
avendo la forza, il potere, il controllo dell'economia e della politica, vogliono avere
anche il consenso, l'ammirazione i pubblico omaggio. I G8 vivono nella convinzione di
essere nel giusto, di fare la cosa migliore nell'unico modo possibile. Siccome non è
così, è importante che qualcuno glielo dica, ripetendolo in continuazione al mondo, in
modo che tutta la parte coperta del G8 venga resa pubblica e la si discuta, da qui a
Genova e dopo Genova.
Tra coloro che si sono dati il compito di criticare e informare, senza perdere mai i
contatti con il potere, vi è un gruppo di ong italiane e poi la rete Lilliput, il
coordinamento nazionale degli enti locali per la pace, l'assemblea delle ong italiane, il
coordinamento italiano Financing for Development, di cui fa parte la Campagna
per la riforma della Banca mondiale, che ha organizzato il convegno. In parte sono i
gruppi che hanno animato la campagna Sdebitarsi di Jubilee 2000. Il
portavoce della Campagna per l'umanizzazione della banca mondiale era Francesco Martone
che però è diventato senatore dell'Ulivo, eletto proprio a Genova, in segno
beneaugurante.
"Verso Genova, oltre Genova: quale finanza per quale sviluppo?" E' l'argomento
del Public Forum che si è svolto ieri in Campidoglio a Roma, con il saluto di
Walter Veltroni, neo sindaco e padrone di casa. Come si può facilmente capire la
discussione era stata pensata per mettere qualche idea in testa al recettivo Giuliano
Amato, abbastanza disponibile a discutere di grandi strategie. Via lui dal governo, per i
noti motivi, la discussione si è svolta tra soli esperti.
Il neo ministro degli esteri che è simile a Giuliano Amato nel desiderare di mostrarsi
informato e più bravo di tutti, sarà presente forse al prossimo Forum. Per
intanto sono usciti elementi di studio che fanno sospettare che il G8 spinga il mondo su
una brutta china. Il rappresentante dell'Unctad, l'agenzia Onu per il commercio e lo
sviluppo ha partecipato alla discussione su pubblico-privato, spiegando che la
sostituzione del secondo al primo ha determinato una perdita di posti di lavoro
generalizzata e una riduzione del reddito pro capite. Anche l'esperienza delle
assicurazioni sociali inglesi privatizzate è stata criticata: ha finito per indebolire
molte pensioni che hanno dovuto essere rifinanziate. Come è facile capire, dallo stato.
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