Manifesto 5 luglio 2001

Esercito con gli idranti

TOP SECRET L'Iveco di Brescia sta preparando 14 blindati

Soldati antidimostranti Nonostante le rassicurazioni del ministro Scajola, da una fabbrica lombarda usciranno i mezzi militari da utilizzare per compiti di ordine pubblico
LUCA FAZIO - MILANO

Acqua in bocca. In azienda la notizia, "quella produzione particolare", doveva restare top secret. E trattandosi di una controllata Fiat (Iveco Mezzi Speciali, Brescia) non è difficile immaginare con quanto zelo sia stata rispettata la consegna del silenzio. Fino a quando una voce ben informata ha ammesso che, sì, è vero, nella fabbrica bresciana sono appena entrati in produzione 14 gipponi dell'esercito.
La Iveco Mezzi Speciali impiega 170 operai per la costruzione di mezzi antincendio. Riceve commesse da diversi paesi, lavora costantemente per i vigili del fuoco e per gli aeroporti di mezzo mondo. E adesso, in via del tutto eccezionale, lavora anche per il ministero della difesa. Per qualche operaio della fabbrica (pochini) non è stato bello sapere che i blindati dell'esercito sono lì parcheggiati perché devono essere attrezzati con lance spara acqua in vista delle manifestazioni contro il G8 di Genova. "Il getto d'acqua se lanciato da distanza ravvicinata è in grado di procurare danni, ma non è molto potente", si dice all'Iveco Mezzi Speciali. Insomma, quanto basta per disperdere una buona fetta del muro di manifestanti che tra un paio di settimane circonderà gli otto "grandi" della terra. Non è stato bello sapere, anche perché qualche operaio (pochini) che oggi sta lavorando sui cannoni spara acqua il prossimo 21 luglio rischierà una doccia fredda proprio grazie al suo stesso lavoro. Un conflitto di interessi che comunque non ha scomposto granché l'assemblea che si è tenuta pochi giorni fa. Si parlava di tutt'altro - domani le tute blu scioperano per il contratto - e in pochi hanno mugugnato per via di questa strana commessa. "Non abbiamo mai montato lance sui mezzi dell'esercito...".
Nel solleone di Genova, si potrebbe concludere con un "poco male" per un po' d'acqua, soprattutto in considerazione di ciò che le "forze dell'ordine" svedesi hanno sparato alla schiena dei manifestanti. Pallottole. Ma comunque fa una certa impressione sapere che anche i militari, al di là dell'atteggiamento sornione del governo Berlusconi, si stanno preparando per quelle che saranno le giornate più calde degli ultimi anni. Per questo tanta acqua? Forse potrebbe anche essere perché - ma qui siamo nel campo della fantascienza, a metà strada tra le tante palle che si sono lette sui giornali e le leggende metropolitane - all'intelligence nostrano è venuta all'orecchio la storiella dell'Operazione Archimede. Sembra infatti che da un imprecisato paese (?) alcune migliaia di manifestanti (?) abbiano intenzione di sbarcare a Genova emulando il geniale siracusano. Il quale, a suo tempo, durante l'assedio di Siracusa (III secolo a.C.) inventò gli specchi ustori. Ai contestatori va comunque ricordato che finì piuttosto male: a spegnere la brillante idea ci pensò l'esercito romano, che entrò a Siracusa comunque e passò a fil di spada il prode Archimede. Al ministro degli interni Scajola, invece, a proposito dei cannoncini spara acqua della Iveco Mezzi Speciali, andrebbe ricordata la "promessa" fatta pochi giorni orsono: l'esercito, a Genova, non avrebbe dovuto essere escluso dalla gestione dell'ordine pubblico?