G8, laccordo
governo-contestatori è lontano
- ROMA - Piccoli passi avanti sono stati fatti, ma laccordo tra il governo e i
contestatori del G8 appare ancora lontano. E questo nonostante per la prima volta sia
stata organizzata, contemporaneamente alla riunione dei Grandi, una cena con i presidenti
di alcuni Stati africani. Una mossa a sorpresa dal capo dello Stato Carlo Azeglio Ciampi e
del ministro degli Esteri Renato Ruggiero per rimarcare la volontà di affrontare con i
diretti interessati i problemi dei paesi poveri e dimostrare che «non è il vertice dei
paesi ricchi». E così a Genova dal 20 al 22 oltre agli «otto grandi» ci saranno, sia
pure «in disparte», il presidente della Nigeria Obasanjo, della repubblica del Sud
Africa Mbeki che è anche il leader dei paesi non allineati, del Mali Konarè, del
Bangladesh Hasina, oltre al segretario generale delle Nazioni Unite, Annan. La loro
presenza non basta comunque ad accontentare gli antiglobalizzatori. Sui punti chiave - zona
gialla , polizia disarmata, accoglienza e arrivo in città - «la distanza è ancora
grande». Lo dice chiaramente Vittorio Agnoletto, che guida la delegazione del Genoa
Social Forum ricevuta alla Farnesina da Ruggiero e dal ministro dellInterno Claudio
Scajola. Un nuovo incontro tecnico con il capo della polizia è previsto per domani alla
prefettura di Genova. «Sarà lultimo - avvertono gli antiglobalizzazione - e se non
otterremo risultati decideremo che cosa fare. Purtroppo parliamo due linguaggi
completamente diversi».
Un nuovo ultimatum, dunque, nel giorno in cui la rete No Global invia a Scajola il bossolo
di un proiettile di Sarajevo. «Non si tratta di un atto intimidatorio - si sottolinea
nella lettera che lo accompagna - ma un invito a ragionare, dopo i gravi fatti di
Goteborg, sulla dotazione e luso delle armi da fuoco da parte della polizia». «Uno
scherzo», minimizza il ministro, ma poi ribadisce che «le forze dellordine non
possono scendere in piazza disarmate, anche se non useranno le armi per far rispettare lordine
pubblico».
LA RIUNIONE - Lincontro alla Farnesina si apre con un documento di Ruggiero
che dopo aver illustrato lagenda dei lavori di Genova rivolge un appello agli
interlocutori: «Siamo pronti ad ascoltare e a prendere in considerazione le vostre idee,
come ad esempio quella di scegliere la via del dialogo con il Parlamento». I contestatori
incassano la prima vittoria. «Discuteremo dei problemi legati alla globalizzazione -
annuncia Agnoletto - con il presidente della Camera e con i capigruppo». Soddisfazione
anche per la decisione del governo di affidare allesercito il compito di vigilare
esclusivamente su porto e aeroporto, «obiettivi sensibili». «Due ministri - esulta il
Gsf - hanno sconfessato il vicepresidente del Consiglio che parlava di reparti speciali
delle forze armate». Il ministro degli Esteri conferma la riunione che si terrà a Roma
il 13 luglio, dove si parlerà di contenuti con nove personalità «che hanno una
indiscussa autorità morale sui grandi problemi del mondo». Da parte loro gli
antiglobalizzazione potranno forse contare sulla presenza del subcomandante Marcos, leader
dellesercito zapatista di liberazione nazionale del Chiapas.
IL CONTRASTO - Oltre alla zona gialla , i veri ostacoli riguardano le aree
da destinare allaccoglienza dei manifestanti e laccesso alla città. «Abbiamo
avuto risposte ambigue - dichiara Agnoletto - così come ambigua è la posizione sulle
frontiere. Vogliamo la libera circolazione e pretendiamo assicurazioni sui luoghi a noi
destinati. Forse non vogliono capire che a Genova ci saranno oltre centomila persone. Non
possono certo pensare di caricarci sui bus navetta e di farci stare lontano dal vertice.
Anche la delimitazione dei confini è sbagliata: la zona gialla servirà soltanto a
creare incidenti». Scajola spiega che quellarea si può restringere, assicura che i
caselli autostradali saranno tutti aperti e ribadisce che si daranno disposizioni alle
forze dellordine «affinché ci sia il massimo della visibilità alle manifestazioni
del dissenso». Ma la condizione resta la stessa: i cortei dovranno essere pacifici..
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Fiorenza
Sarzanini |
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