"Massima sicurezza"
Fini garantisce l'ordine. Oggi Scajola e
Ruggiero incontrano il Gsf
GIANNI ROSSI BARILLI
" Non ci sono margini di
trattative" ha fatto sapere il movimento delle Tute bianche, annunciando che non
parteciperà all'incontro, previsto per oggi a Roma, tra i ministri dell'interno Scajola e
degli esteri Ruggiero, e alcuni rappresentanti del Genoa social forum. In effetti,
stando a quanto ha detto ieri alla Camera il vicepresidente del consiglio Gianfranco Fini,
pare che il governo abbia già le idee fin troppo chiare (e minacciose) su quanto potrà
essere fatto o non fatto a Genova nei giorni del G8. Sono state impartite chiare
istruzioni, ha confermato Fini, perché "chiunque abbia intenzione di cogliere
l'occasione del G8 per scatenare incidenti e determinare momenti di tensione venga messo
dalle forze di polizia in condizione di non attuare gli insani propositi". I fatti,
insomma, non saranno attesi ma anticipati. Poi, "sarà cura del governo evitare
quanto purtroppo accaduto in passato, vale a dire che in presenza di deprecabili incidenti
si possa da parte di qualcuno ritenere che la responsabilità è da addossarsi alle forze
dell'ordine". Però, siccome non può fare tutto il governo, anche chi andrà a
Genova per protestare avrà qualcosa da fare: manifestare pacificamente il dissenso negli
spazi consentiti, naturalmente, ma anche, secondo Fini, unirsi "all'azione del
governo e di tutte le forze politiche per isolare i pochi gruppi violenti ed eversivi che
utilizzano queste grandi occasioni internazionali unicamente per inscenare manifestazioni
e turbolenze di piazza".
Forze di polizia e corpi speciali dell'esercito chiamati a garantire la sicurezza del G8,
comunque, sono già ben equipaggiati per conto loro. Avranno perfino due mascotte
parlamentari, nelle persone dei deputati di An Filippo Ascierto e Giorgio Bornacin, decisi
a tutto pur di condividere i disagi legati al mantenimento della legalità. Con l'aria che
tira, non sembra esagerato il timore che le disponibilità al dialogo dichiarate dal
governo siano pura retorica per nascondere l'intenzione di procedere a una violenta
repressione, come sostiene il portavoce del Genoa social forum Vittorio Agnoletto
in un editoriale pubblicato sul numero del settimanale Carta oggi in edicola. Sarà
forse per salvare capra e cavoli grazie a qualche intervento miracoloso che Silvio
Berlusconi andrà in visita (privata) dal papa il 3 luglio prossimo per parlare del G8.
Chi invece non ha nessun bisogno di farsi ridare la linea dal Vaticano è la Compagnia
delle opere, braccio imprenditoriale di Comunione e liberazione. Il presidente
della Cdo, Giorgio Vittadini, presentando ieri il prossimo meeting di Rimini, ha
detto in sostanza che solo lui e il papa hanno titolo per riparare ai guasti prodotti
dalla globalizzazione. "Sia il club del G8 che il 'popolo di Seattle' - ha spiegato
Vittadini - sono istanze borghesi. E' un lusso quello di parlare dei problemi della gente
solo qualche giorno all'anno, mentre c'è invece bisogno di essere presenti nei paesi
poveri quotidianamente. Noi non abbiamo tempo di andare a Genova, perché siamo in Africa,
in Asia, in America latina, in quelle nazioni dimenticate da tutti tranne che dal
Papa". Quindi cosa ci andranno a fare a Rimini?
Passando a questioni più serie, alcune delle associazioni aderenti al Genoa social
forum hanno illustrato ieri qualche proposta da portare all'incontro di oggi con il
governo, nell'ipotesi che ci sia la possibilità di parlare d'altro che della possibilità
di manifestare. Dalla cancellazione vera del debito dei paesi poveri alla tutela
dell'ambiente, dai finanziamenti allo sviluppo alla riforma radicale delle agenzie di
credito all'export. Ma argomenti come questi fanno la differenza tra chi a Genova va per
decidere sul futuro prossimo del mondo e chi ci va invece per contestare il diritto a
farlo tra pochi intimi. Difficile in partenza, perciò, che il governo italiano, al di là
delle dichiarazioni diplomatiche nei confronti del movimento di protesta, abbia risposte
convincenti da offrire. Grande festa, intanto, ieri sera al porto di Genova, per
l'inaugurazione della "European vision", nave che ospiterà gran parte delle
delegazioni che parteciperanno al G8. Questo gioiello, è stato reso noto, dispone di
suites blindate con balcone privato, centro fitness, business center, minigolf e
addirittura una parete per free climbing. Normalmente sarebbe una nave da crociera, ma per
il G8 si trasformerà in una fortezza. Come Genova, del resto.
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