Corriere della sera 23 giugno 2001
PRANZI E CENE / Sedici chef liguri hanno preparato piatti semplici: al bando laglio,
in tavola serviti gnocchetti, corsetti, scaloppe di branzino e sanpietro
Menu leggeri per gli otto
Grandi: a sorpresa sparisce il pesto alla genovese
- Lo stomaco del G8: cibi leggeri, aromatizzati né troppo né poco, annaffiati con
parsimonia da ottimi vini italiani. Contestazione permettendo, colazioni e cene ufficiali
resistono nel traballante programma del Vertice di luglio. I grandi del mondo dovranno pur
mangiare! A tavola, i piatti della tradizione ligure, leggermente rivisitata. Con una
vistosa eccezione, che, al solo pensiero, fa venire i brividi agli chef: il mitico pesto
alla genovese sarà trasformato in una salsa al basilico. Nella quale laglio
(ingrediente base del condimento originale) verrà rigorosamente bandito; è noto che il
presidente del Consiglio, Berlusconi, non sopporta né aglio né cipolla. La brigata di
cuochi stellati, arruolata per sfamare capi di Stato e ministri, era tentata di inserire
tra gli antipasti anche un delizioso coniglio alle olive. Altolà in corsa, prima di
inviare le proposte di menù al Cerimoniale della Farnesina: depennato il coniglio, per
rispetto della cultura anglosassone che lo considera un animale domestico, al pari del
cane e del gatto. Tranne alcuni dettagli ed eventuali ritocchi, anche il piano
gastronomico del G8 sta decollando. Quattro momenti conviviali (due pranzi e due cene) nei
giorni di venerdì 20 e sabato 21 luglio, affidati a 16 chef liguri insigniti di una o
più stelle Michelin (scacco ai «soliti noti» dellalta cucina, già pronti a
fiondarsi su Genova), affiancati da un congruo numero di camerieri e sommelier. «Nessun
personalismo, sarà un lavoro déquipe - spiega Ferruccio Corti, presidente dei
ristoratori di capoluogo e Provincia -. I cuochi, divisi in 4 squadre di 4 unità,
ruoteranno democraticamente nella preparazione di pranzi e cene». I pasti (massimo 40
coperti) verranno serviti in due sale distinte (una per i grandi, una per il seguito)
arredate con raffinata sobrietà. Tovaglie, piatti, argenterie arriveranno dal Quirinale
o, ipotesi più probabile, saranno gentilmente offerti da nobili famiglie genovesi. Motivi
di sicurezza non hanno ancora sciolto tutti i dubbi su dove accogliere gli ospiti. Al
momento, un punto fermo: la cena di chiusura del Vertice sarà servita a bordo dellEuropean
Vision, la mega-nave dove alloggeranno le delegazioni straniere. Si parla, poi, di Palazzo
Ducale, Palazzo San Giorgio, Stazione Marittima. La cena del presidente Ciampi (venerdì
20 luglio) si terrà in Prefettura o, in alternativa, a Palazzo Reale. In ogni sede
prescelta verrà allestita una cucina ad hoc. E poiché le mense degli 8 grandi si trovano
in «zona rossa», bisognerà risolvere anche la logistica degli approvigionamenti. Il
pesce, per dirne una, dovrà arrivare freschissimo, in tempo utile. Lorganizzazione
ha pensato anche a questo: un ristorante attiguo a palazzo Ducale servirà da
base-dispensa-cella frigorifera; le derrate viaggeranno su discreti camioncini autorizzati
a superare gli ostacoli dellarea «off limits».
Gli chef di Liguria si giocano bravura e immagine. Avanti, dunque, con le specialità. Un
inciso: a parte antipasti e dessert serviti a tavola in singole porzioni, ogni commensale
accederà direttamente al piatto di portata. Al momento non sono previsti «assaggiatori
ufficiali». Menù semplici e intercambiabili. Tra gli antipasti: gamberi a vapore con
funghi reali allolio extravergine ligure, passata di zucchine con calamaretti. I
primi: gnocchetti di patate con salsa al basilico; corsetti alla ligure con pomodoro
fresco e maggiorana; pansoti verdi ripieni di gamberi; gasse (farfalle) di pasta fresca
con ragù di triglie. I secondi: scaloppa di branzino con olive taggiasche e capperi;
sanpietro croccante con pomodorini e sformato di melanzane; noci di rana pescatrice al
Pigato; gallinella di mare con battuto leggero di pomodoro e basilico. I dessert: pesca
gialla ripiena allamaretto, cornucopia di cioccolato con mousse dalbicocche;
cestino di frutta di bosco con sciroppo di rose; budino alla genovese. I vini? Si inizia
con lo spumante Ferrari «Riserva del Fondatore» (lazienda trentina è, assieme allOleificio
Carli di Imperia, sponsor ufficiale degli eventi enogastronomici del G8), per continuare
con eccellenti etichette liguri e «tricolori», selezionate e abbinate alle vivande dagli
esperti dellAssociazione italiana sommelier.
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Marisa
Fumagalli |
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