Manifesto 24 giugno 2001

VERSO GENOVA

LA NINA, LA PINTA E...

Arriveranno a Genova con tre caravelle, rifacendo al contrario il tragitto di Cristoforo Colombo, per riconquistare simbolicamente le terre dei "conquistadores". Sono gli indigeni colombiani Uwa, già partiti dalla Colombia a bordo della Nina, Pinta e Santa Maria. Il loro ingresso nel Mediterraneo è previsto per i primi di luglio, prima di un'azione a sorpresa a Genova.

ARRIVANO I LAKOTA

Il 26 giugno festeggeranno con una cavalcata commemorativa la vittoria, nel 1876, contro le truppe americane guidate dal generale Custer. Poi prepareranno la partenza per Genova, dove dovrebbe arrivare una delegazione del Consiglio degli anziani, l'organo esecutivo dei Lakota della riserva di Pine Ridge. L'obiettivo? Far conoscere al mondo le minacce cui sono sottoposti dall'Fbi per la coltivazione della canapa indiana. Che da loro tradizionalmente viene utilizzata nei mattoni e come fibra nei tessuti. Con loro, a sorpresa, potrebbe arrivare il cantante John Trudell.

CAROVANA ANTINUKE

"Gli scheletri della Trisaia", così "il manifesto" titolò, quasi due anni fa, un'inchiesta sull'impianto dell'Enea di Rotondella (Matera), al centro di alcuni scandali nucleari negli anni passati, e dove tuttora è stoccato materiale radioattivo. Proprio lì ha fatto tappa, ieri, la carovana del "Sud ribelle" in vista del G8. In centinaia hanno sfilato fino all'impianto.

STOP AGIP

Per venti minuti, dalle 11,30 alle 11,50 di ieri mattina, chi voleva fare benzina al distributore dell'Agip di viale Berti Pichat, a Bologna, ha dovuto soprassedere. Motivo? Il blocco simbolico da parte di un gruppo di manifestanti, che protestavano contro la costruzione da parte della multinazionale di un oleodotto, in Ecuador, che metterebbe a rischio un fiume e l'ambiente.

STOP SVEZIA

Volantini, fotografie ingrandite delle violenze di Göteborg e uno slogan: "Questa non è arte". Così il locale coordinamento anti-G8 ieri ha protestato dinanzi al padiglione svedese della Biennale di Venezia, e chiedendo di essere ricevuti dal console onorario di Svezia. Che è italiano, si chiama Giancarlo Ligabue, ed è un imprenditore.

SUORE AL G8

Si chiama Patrizia Pasini, è una missionaria della Consolata ed ha organizzato un incontro di preghiera e digiuno per il 20 e 21 luglio nella chiesa francescana genovese di Sant'Antonio di Boccadasse, al quale hanno aderito già in 200 gruppi religiosi e missionari. L'invito rivolto alle consorelle è ad uscire dai conventi per andare a Genova e, per chi non potrà, osservare digiuno e preghiera anche da casa propria, "in solidarietà con gli 800 milioni di persone che ogni giorno soffrono e si ammalano a causa delle privazioni imposte loro dagli aggiustamenti strutturali dell'Fmi".