Manifesto 4 luglio 2001

"Ma il movimento non è diviso"
Genova, una lettera delle Tute bianche a Berlusconi, poi l'incontro del Gsf: "Non condividiamo i divieti del governo"
AUGUSTO BOSCHI - GENOVA

La spaccatura nel Genoa social forum? Una leggenda metropolitana. Gli obiettivi delle molte anime del movimento antiglobalizzazione sono gli stessi, e se c'è una discussione questa è sulle forme che dovranno prendere le azioni di disobbedienza civile nei giorni del vertice. Un concetto che Vittorio Agnoletto ha ribadito al termine della riunione di ieri a villa Rosazza. Nella elegante residenza ottocentesca, ora sede della fondazione Casa America, erano presenti tutte le anime del popolo di Genova. "Non è stata in discussione né la fiducia al portavoce né una spaccatura in seno al Genoa social Forum" ha esordito Agnoletto, che poi ha proseguito: "Siamo in grado di dire già alcune cose: la prima è che ci sono gli spazi per poter dormire e organizzare il Public forum, le sale, le palestre e le scuole. Tutto è stato risolto in giornata e questo ci sembra una cosa importante per chiedere a tutti di venire a Genova a manifestare. Ribadiamo che noi non condividiamo i divieti che ci sono stati posti e che con pratiche pacifiche e non violente di disobbedienza civile non abbiamo intenzione di rispettare il divieto della zona rossa". Si sgonfia dunque la polemica su una possibile frattura all'interno del Gsf, rinfocolata dalla lettera a Berlusconi firmata dalle Tute bianche. Una lettera in cui si dice che "se il mondo fosse una selva, Berlusconi sarebbe Fox, la volpe". Una volpe che mentre cerca di convincere tutti che vuole dialogare e che riconosce il Gsf, di fatto prepara gli eserciti e fa tutto per dividere gli antiG8. Una lettera in cui si ribadiva la volontà di violare la famigerata zona rossa. Fabio Lucchesi rappresenta l'anima "lillipuziana" del Gsf: "Non ho sentito nessuna discussione su questa lettera durante la riunione ma l'unica cosa che trovo discutibile è che ogni volta le Tute bianche finiscano per doppiare o addirittura anticipare quello che dice il Gsf. Riguardo ai contenuti, non siamo distanti: è chiaro che il governo non ha fatto nessuna concessione. Ha solo recepito le istanze che venivano dall'opinione pubblica: quello che abbiamo ottenuto è una nostra vittoria, non una concessione. Quello che vogliamo mettere in discussione è la legittimità stessa del G8 e la sua politica, e per farlo avevamo progettato un assedio pacifico del vertice. Farci andare a manifestare in tre piazze del levante francamente è un po' poco".
"Ma sì, sfatiamo la leggenda della frattura nel Gsf", dice Chiara Cossurino: "Partiamo dalla questione dialogo e trattative: i termini sui quali siamo andati a discutere sono condivisi da tutti, e cioé l'accoglienza, la libertà di manifestare e l'apertura delle frontiere. Su tutte le questioni abbiamo sempre avuto risposte negative. Insomma, ci hanno detto che erano disposti a trattare ma quello che ci hanno dato sono solo le cose che avevano già intenzione di dare". Eppure sembra che il governo sia disposto al dialogo: "Il dialogo andrebbe fatto sui contenuti - continua Cossurino - ma come si fa a dialogare con chi intende la globalizzazione solo come globalizzazione delle merci? E questo non lo dicono le Tute bianche, ma tutto il Gsf". E la questione dell'invasione della zona rossa? "Non bisogna dimenticare che il nostro obiettivo è di invadere il castello in cui si andranno a rinchiudere i potenti. Tutto il Gsf è unito sull'invasione della zona rossa. Stiamo valutando quali strumenti adottare".
E oggi, a partire dalle 16, al campo sportivo occupato del Lagaccio, le Tute bianche apriranno la loro officina delle armi per l'invasione e faranno vedere pubblicamente come le costruiranno. Quindi in serata i 99 Posse apriranno il festival antiG8, che durerà fino al sette luglio. E sempre oggi, ma in mattinata, saranno depositati in questura i percorsi delle tre manifestazioni previste nei giorni del summit. Infine, gli esponenti del Gsf sono stati chiamati a intervenire dopodomani ai comizi conclusivi delle manifestazioni dei metalmeccanici della Fiom.