La Stampa
Lunedì 2 Luglio 2001
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«Così noi poliziotti eviteremo scontri»
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Marco Raffa
GENOVA «Posso affermare con certezza una cosa: che i meno interessati a che avvengano
scontri durante il G8 siamo noi, i poliziotti. E lo dico dopo 25 anni di carriera nella
Celere, di servizi di ordine pubblico allo stadio e in manifestazioni di ogni tipo». Aldo
Tarascio, segretario provinciale di Genova (e dirigente nazionale) del sindacato di
polizia Silp per la Cgil, non ha problemi a parlare delle tensioni del vertice viste dallaltra
parte della barricata, quella degli uomini in divisa cui saranno demandati i compiti più
delicati di quella settimana di fuoco.
«Dal punto di vista numerico lo spiegamento di forze che saranno in campo a Genova -
spiega Tarascio - consentirà di gestire ogni situazione: tra polizia e carabinieri
arriveranno oltre 10 mila rinforzi che andranno ad aggiungersi ai 1800 agenti di polizia
in servizio su Genova e ai carabinieri che non so quantificare. Mai si era visto uno
sforzo così: a Napoli e a Palermo gli effettivi erano stati appena raddoppiati, a Genova
saranno quadruplicati e forse più. Il successo o no del servizio dipenderà da come sarà
gestito tecnicamente e "politicamente" lordine pubblico a Genova in quei
giorni».
Genova «insicura e indifendibile» per il G8? «Non credo, anzi nella conformazione della
città ci sono anche aspetti molto positivi che ad esempio Napoli non possedeva. I vicoli,
infatti, che consentono di disperdere gruppi anche numerosi frammentandoli, possono
diventare alleati preziosi. Perché in una situazione di emergenza, noi poliziotti
dobbiamo soprattutto "disperdere" i manifestanti. Come sempre, continua
Tarascio, lanello debole della catena sarà lagente in servizio in strada. «E
noi ci stiamo preparando a tutelarci, anche con nostre telecamere che riprenderanno ogni
situazione. Ai genovesi e a chi verrà a Genova, comunque, ci sentiamo di garantire la
sicurezza e la libertà di espressione di tutti, anche di chi verrà a protestare e lo
farà pacificamente e nei modi dovuti. Non saranno tollerati, è ovvio, atti di
violenza».
Lapertura al dialogo verso il popolo di Seattle o, meglio, di Porto Alegre, lattenuazione
dei vincoli nella zona gialla e la conseguente aumentata «visibilità» degli esponenti
della galassia che si riconduce al Genoa Social Forum «può anche servire da deterrente
verso eventuali gesti plateali», afferma Tarascio. Questo non significa però che si stia
abbassando la guardia, anzi. E se i massimi responsabili genovesi di prefettura e questura
si trincerano dietro il «no comment», specialmente allindomani dellincontro
con il capo della polizia De Gennaro, è certo che il piano di prevenzione sta andando
avanti con il massimo rigore. «Una misura molto utile è il sequestro, ma preventivo, non
certo durante le manifestazioni, di tutte le attrezzature ingombranti, come scudi e
protezioni varie, utilizzate dai contestatori in precedenti occasioni». Peccato che
proprio a Genova le tute bianche abbiamo dato, giorni fa, particolare risalto al loro
«kit di sopravvivenza» composto ad esempio da scudi di plexiglas rinforzato che in
Germania o in Spagna vengono sequestrati dalle forze dellordine senza troppi
riguardi.
Particolare attenzione si sta intanto rivolgendo ai manifestanti che stanno già arrivando
dallestero. Sui siti anti-G8 sono in rete da tempo veri e propri vademecum. Il
consiglio-chiave è «prevenire la probabile chiusura delle frontiere di Ventimiglia,
Brennero e Chiasso a ridosso del vertice, pianificando per tempo la partenza. Più
facilitati - afferma www.controg8.org - i passaggi dalla Slovenia». Non mancano consigli
su come comportarsi con le forze dellordine («evitare il dialogo diretto, anche le
migliori intenzioni possono essere fraintese: meglio parlare con i cittadini») e cè
anche un appello a magistrati, parlamentari e giornalisti perché si offrano come
testimoni volontari durante i cortei. Testimoni attivi, «che durante eventuali azioni
illegittime delle forze dellordine avranno la possibilità di farsi riconoscere e
cercare di fermare gli abusi». Gli avvocati, però, saranno utili, e molto, anche
«dopo» i cortei. E il Genoa Social Forum ha già predisposto un vero e proprio ufficio
legale che funzionerà per tutta la durata del vertice, nella sede ligure di Legambiente.
Non si sa mai.
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