Corriere della sera 27 giugno 2001
LINIZIATIVA
Asse Ciampi-Ruggiero Otto leader pacifisti al
contro-vertice
Tra gli invitati anche
Coretta, la vedova di Martin Luther King
- ROMA - Mentre il dialogo con i gruppi che contestano la globalizzazione va avanti con
fatica, il governo si prepara a mettere sul tavolo unaltra carta. Per mostrarsi
disponibile allo scambio di opinioni, il ministro degli Esteri Renato Ruggiero, dintesa
con il Quirinale, vuole offrire ai rappresentanti del cosiddetto «popolo di Seattle» loccasione
di incontrare a Roma una pattuglia illustre di pacifisti, intellettuali critici verso il
capitalismo, personaggi-icona dellassistenza umanitaria ai poveri e ai diseredati.
Se prenderà corpo secondo le intenzioni, la proposta sembra una di quelle un po
difficili da bocciare. Lappuntamento sarebbe per la metà del mese. Probabilmente
per il 13 luglio, cinque giorni prima della riunione tra i ministri degli Esteri del G7
che precederà il vertice tra i capi di Stato e di governo degli otto Paesi più
sviluppati del mondo fissato dal 20 al 22 a Genova. Gli argomenti contenuti nellordine
del giorno ufficiale del G8 - a cominciare dalla lotta alla povertà e a malattie come lAids
- andrebbero sottoposti allesame di 15 o 20 delegati dei movimenti, esclusa lala
violenta, e di una lista di personalità più lunga rispetto ai tre nomi circolati nei
giorni scorsi per la stesura di un documento, ossia al nobel sudafricano Nelson Mandela,
alleconomista indiano Amartya Sem e alla commissaria dellOnu per i diritti
umani Mary Robertson.
Oltre a questi due e a Mandela, che ai tempi dellapartheid si è fatto 27 anni di
carcere, è stata invitata Coretta King, la vedova di Martin Luther King, capofila della
lotta in difesa dei diritti dei neri assassinato a Memphis, Stati Uniti, nel 1968. Con lei
dovrebbero arrivare la giapponese Sadako Ogata, ex alta commissaria delle Nazioni unite
per i rifugiati, la guatemalteca Rigoberta Menchù, premio Nobel per la pace, il pakistano
Abdul Edi, promotore di una rete di assistenza sanitaria in India e Pakistan, il vescovo
brasiliano Mendes e altri. Alcune delle lettere di invito sono passate, o stanno per
passare, per le mani di Ciampi. La data finale dipende anche dalle risposte.
Per la discussione, la Farnesina si ripromette di individuare un territorio neutro. Al
momento, si pensa alla sede della «Società italiana per lorganizzazione
internazionale» o dell«Istituto per le relazioni tra lItalia e i Paesi di
Africa, America Latina e Medio Oriente». Lincontro dovrebbe stabilire un canale di
comunicazione tra i movimenti, la piazza, e i capi dei governi del mondo ricco convocati a
Genova. Come? Critiche alla globalizzazione e istanze per il G8 verrebbero riassunte in un
documento con le firme delle personalità contattate.
Ruggiero, ieri, ha sostenuto che le linee guida del dialogo vanno rintracciate nella
«risoluzione del Millennio del settembre scorso, in cui 187 capi di Stato e di governo si
sono impegnati a combattere i grandi problemi del mondo». Non è male ricordare che cosa
cera scritto in quel testo, perché, a quanto risulta, sarà citato nel documento di
Roma: stabiliva lobiettivo di «dimezzare, entro il 2015, la percentuale della
popolazione mondiale il cui reddito è inferiore a un dollaro al giorno». Il suo
ventitreesimo punto indicava un impegno che poi è parso meno scontato di quanto sembrava:
«compiere ogni sforzo per garantire lentrata in vigore del protocollo di Kyoto».
Quello sulle emissioni inquinanti, preso di mira da George W. Bush anche se con alcune
successive correzioni di tiro.
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Maurizio
Caprara |
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