Manifesto 5 giugno 2001

VERSO GENOVA

DON BENZI DIXIT

"Tra meno di due mesi si terrà il G8 a Genova e ancora il governo italiano non ha compiuto nessun atto di apertura e collaborazione nei confronti di quanti verranno per manifestare democraticamente e in maniera non violenta il proprio dissenso". Lo ha affermato ieri don Oreste Benzi, presidente dell'associazione Papa Giovanni XXIII. "Sarebbe il primo caso - ha aggiunto il sacerdote - in cui un incontro dei G8 non trova disponibilità dal paese ospitante a garantire il diritto al dissenso pacifico".

CANTA CHE SI CANCELLA

Edoardo Bennato, Giorgia, Alex Britti in prima fila nel sostenere l'appello del collega Jovanotti affinché i G8 cancellino il debito dei paesi poveri. "E' importante che ci sia, al di fuori dei ranghi, un atteggiamento che sproni a guardare le cose in un'ottica più grande" ha detto Bennato a Padova, dove ieri si è tenuto il gran galà di presentazione del Festivalbar.

VOLPONE ANTITOPO

Loro della zona rossa se ne infischiano, ci pascolano allegramente da anni e non sembra abbiano intenzione di andarsene proprio in occasione del G8. Sono i ratti che affollano il sottosuolo di Genova, le pantegane che con il caldo immancabilmente escono dai tombini per andare in cerca di cibo. Inoltre, i lavori di scavo per il rifacimento delle strade che hanno messo sottosopra ampie zone del centro li hanno disturbati e così, un po' in anticipo sui tempi, si sono già fatti vedere a Palazzo Ducale e dintorni. Quanto basta per allarmare il Comune. Dunque, per evitare spiacevoli faccia a faccia tra i capi di governo e i topi, l'assessore all'ambiente Elio Volpone ha proposto un intervento rapido di derattizzazione. Per il momento non c'è ancora un preciso impegno di spesa e una delibera in tal senso, ma l'assessorato può far conto su un budget di duecento milioni. Appena sufficiente a far fronte all'urgenza della situazione: ultimo intervento contro il proliferare dei ratti (ce ne sono quattro per ogni genovese) data tre anni fa ed è costato alle casse comunali trecento milioni. (Au. B.)

CASE APERTE

Continua a tenere banco il problema dell'accoglienza per chi verrà a Genova per manifestare il proprio dissenso alle politiche degli otto grandi. L'appello ad aprire le proprie case a chi non può permettersi un albergo questa volta viene dalle donne che il prossimo 15 e 16 giugno saranno a Palazzo San Giorgio per il convegno "Genere e Globalizzazione" promosso dalla "Marcia mondiale delle donne". (Au. B.)

ALBERGHI CHIUSI

Per favore, abbiate pazienza ancora per qualche giorno, non date via le camere. Questo in sintesi il contenuto della lettera che da qualche giorno sta arrivando agli albergatori di Genova e del Tigullio a firma del Convention Bureau, richiamato in fretta e furia a occuparsi delle prenotazioni alberghiere. E' la prova, se ce ne fosse stato bisogno, che l'organizzazione del vertice viaggia nel marasma più completo. (Au. B.)