Corriere della sera 26 giugno 2001
Ruggiero:
lavoriamo insieme a un documento per i Grandi
Il 13 luglio incontro dei
ministri degli Interni europei per concertare le misure di ordine pubblico
- DAL NOSTRO INVIATO
LUSSEMBURGO - Predica «la pazienza fino al limite estremo» e propone un dialogo
politico «sulle cose concrete, sui problemi reali» alle forze anti-globalizzazione
raccolte nel Genoa Social Forum. Il ministro degli Esteri Renato Ruggiero arriva fino a
lanciare, «a titolo personale», lidea di un confronto a tre fra il governo, i
manifestanti e «persone di incontestata autorità morale», come il Nobel Nelson Mandela,
la commissaria dellOnu, Mary Robinson, e leconomista indiano Amartya Sem, che
dovrebbe portare ad un «breve documento» da sottoporre ai leader riuniti nel vertice del
G8.
Ruggiero è venuto ieri a Lussemburgo per il suo primo consiglio dei ministri degli Esteri
dellUnione. E anche in questa sede ha avuto modo di sottolineare lattaccamento
del governo italiano ad una linea di dialogo con il movimento anti-globalizzazione. Loccasione
è stata la discussione sui seguiti del vertice di Goteborg e la decisione, annunciata
dagli svedesi e dai belgi che a luglio assumeranno la presidenza dellUe, di
convocare per il 13 luglio una riunione dei ministri della Giustizia e degli Interni,
preceduta da un consulto tecnico tra i rappresentanti dei corpi di polizia, per discutere
modalità e strategie di difesa dellordine pubblico. Ma, a una settimana dal vertice
di Genova, una riunione di questo genere potrebbe essere letta come un puro e semplice
coordinamento in chiave repressiva. «Da parte nostra - ha spiegato Ruggiero - abbiamo
sottolineato la necessità di dare ai movimento antiglobalizzazione una risposta politica
e di dialogo». Un compito che sarà affidato ai ministri degli Esteri, il 16 luglio.
«Bisogna discutere sulla base di dati obiettivi. Non si può dire che il vertice di
Genova sia una riunione di ricchi che vogliono aumentare gli squilibri nel mondo. Il G8
sarà dedicato alla lotta alla povertà e a combattere lAids. Il vertice sarà
aperto da una cena offerta dal presidente Ciampi, a cui saranno invitati anche i capi di
governo dei Paesi più poveri. Vorrei che le organizzazioni che ci contestano siano pronte
a discutere anche dellagenda dei lavori e dei suoi contenuti, e non solo della zona
gialla e della zona rossa e del diritto a manifestare, che va beninteso garantito», ha
spiegato Ruggiero confermando che intende incontrare i rappresentanti del Genoa Social
Forum insieme con il ministro degli Interni, Claudio Scajola.
Scajola avrà il compito di discutere le questioni organizzative e logistiche, mentre il
ministro degli Esteri cercherà di stabilire un dialogo politico. «Vorrei invitare
personaggi di incontestata autorità morale, come Mandela, la Robinson o Amartya Sem, per
discutere con loro e con i manifestanti sulle questioni allordine del giorno. Un
dialogo democratico che potrebbe portare anche ad un breve documento da inviare al
vertice», ha spiegato Ruggiero. Secondo il ministro gli incidenti di Goteborg hanno
dimostrato che esiste un grave problema di comunicazione tra i leader politici e i
manifestanti: «Mentre noi a Goteborg approvavamo il documento più avanzato che sia mai
stato lanciato per la tutela della natura, fuori ci tiravano sassi e ci accusavano di
indifferenza proprio verso i problemi di cui ci stavamo occupando». Lunica
soluzione, dunque, è un dialogo sui contenuti concreti del vertice. «Per stabilirlo - ha
concluso il ministro - saremo pazienti fino allestremo, perché con le urla non si
arriva da nessuna parte».
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Andrea
Bonanni |
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