La Repubblica 4 luglio 2001

Fotografie e rap
per chiedere
di azzerare
gli "orridi crediti"
la campagna


ROMA - Forse Jovanotti improvviserà il rap Berlusconi, cancella il debito, mentre sui cartelloni nelle strade di Genova ci sarà una fotoshock, ancora misteriosa, con una donna africana che allatta un neonato bianco. Promette sorprese e una grande mobilitazione la campagna SdebitarsiDrop the Debt per la cancellazione del debito dei paesi più poveri. Bono Vox, il cantante irlandese degli U2, primo testimonial della campagna, lancia oggi un appello a Berlusconi: «Fai che il G8 di Genova abolisca questa schiavitù economica».
Il coordinatore di Sdebitarsi, Luca De Fraia, ha inviato a Palazzo Chigi una serie di richieste. Intanto l'applicazione della legge Visco, approvata il 3 aprile, che prevede la cancellazione di crediti italiani per 12mila miliardi. E poi, chiede che al G8 i governi decidano che la remissione completa dei crediti sia attuata anche da Fmi e Banca Mondiale (che hanno quasi la metà dei 200 miliardi di dollari, 400mila miliardi di lire, del debito complessivo).
De Fraia ha organizzato negli ultimi due anni Jubilee 2000, raccogliendo 800mila firme di sostegno in Italia (24 milioni nel mondo). Ha incontrato D'Alema e il Papa. «Ma c'è ancora da lavorare» dice. Nel '99, durante il G7 di Colonia, fu promesso di azzerare il debito dei 41 paesi più poveri per 100 miliardi di dollari (200mila miliardi di lire). Ad oggi soltanto 12 miliardi (24mila miliardi di lire) sono stati in realtà cancellati. E mentre i governi occidentali hanno promesso la cancellazione del 100% dei debiti nei prossimi tre anni, Fmi e Banca Mondiale si sono fermati al 40%. A Genova, Sdebitarsi scenderà in piazza per chiedere ancora una volta l'annullazione del debito. «Speriamo conclude De Fraia che il G8 non finisca come il G7 di Okinawa, cioè con un nulla di fatto».
(a.g.)