Corriere della sera 12 luglio 2001 Il ministero della Difesa: «Saranno usati per pattugliare cielo e mare, non scenderanno in piazza». Quasi 15 mila gli uomini reclutati per la sicurezza. Una batteria missilistica Arrivano 2700 militari per difendere il summit dei Grandi della Terra DAL NOSTRO INVIATO GENOVA - La macchina difensiva del vertice gira a pieno ritmo. Grandi numeri di forze impiegate, strategie, mezzi ad alta efficacia, e ad alto effetto. Quasi un film di fantascienza. Dei 15 mila uomini arruolati per la sicurezza, poco meno di tremila - 2700 secondo le ultime notizie ufficiali - saranno militari dellEsercito, della Marina, dellAeronautica. Tra loro, anche specialisti per la «guerra nbc». Ovvero, «guerra nucleare-batteriologica-chimica». Ancora: elicotteri di soccorso, addetti alle telecomunicazioni, artificieri, navi dotate di sistemi di difesa aerea, cacciamine e una batteria di missili terra-aria «Spada». Dunque, Genova assediata, blindata, super-protetta. Preparata ad ogni possibile rischio: a fronteggiare aeroplani-kamikaze, sicari di Osama Bin Laden, le azioni di violenza delle frange ultrà dei contestatori. «Lo scopo delle Forze armate - spiega il ministero della Difesa - è di concorrere alle attività di sicurezza connesse con lo svolgimento del G8 e di assicurare il controllo e la protezione dello spazio aereo». Sicché, i manifestanti possono star tranquilli: i soldati non scenderanno in piazza. «Saranno impiegati per il pattugliamento aereo e marittimo, e per la sorveglianza di alcuni obiettivi strategici». Inoltre, la Marina militare «concorrerà alla sicurezza a mare, attraverso la sorveglianza, lispezione e la eventuale bonifica subacquea di imbarcazioni». Infine, lAeronautica «assicurerà il controllo dello spazio aereo». I tipi di componenti da attivare dovrebbero comprendere: unaliquota della Brigata Paracadutisti «Folgore» ed una della Brigata «Pozzolo del Friuli». Ci sarà la nave appoggio «San Marco» dotata di ospedale mobile, lunità di difesa aerea «Mimbelli», il cacciamine «Vieste», la nave appoggio «Pedretti», parte del Reggimento «San Marco» e del Comando Subacqueo Incursori. Fin qui il fronte difensivo del G8. Ma gli schieramenti si delineano anche nella «galassia» anti-global. Ieri, lassemblea del Genoa Social Forum (Gsf) ha messo un punto fermo sul programma dei cortei e delle azioni di piazza. Dopo la notte dei lunghi coltelli (assieme? divisi? dove, come e quando?), a quanto pare, si è trovato un minimo accordo comune. Con la speranza che tale rimanga fino allultimo. In sostanza, il 20 luglio sarà il giorno delle «azioni dirette», cioè lassedio della «zona rossa», nel tentativo di sfondare i muri, quindi di invaderla. Tute bianche (che hanno risposto picche ad alcuni Centri sociali allinvito di togliersi la «divisa») e gli altri gruppi antagonisti saranno separati. Per il 21, è previsto un corteo pacifico. Vittorio Agnoletto, portavoce del Gsf, fa appello ad astenersi da altre azioni, ad evitare scontri con la polizia. A margine delle iniziative di piazza, spunta unaltra arma per disturbare il G8. Il Genoa Social Forum invita gli abitanti della zona rossa a stendere al sole lenzuola e mutande per «scimmiottare» le dichiarazioni di Silvio Berlusconi, che, nellultima visita a Genova, si era lamentato per la poco decorosa biancheria stesa. |