Il Nuovo 16 luglio 2001

Bomba sul G8, grave e da isolare


Scajola rassicura: lo Stato ha i nervi saldi. Il GSF prende le distanze dall'attentato. E mentre il mondo politico giudica grave l'episodio, l'invito è quello di prendere le distanze dalle frange estremiste.

GENOVA – Lo stato e le Forze dell'ordine hanno i nervi ben saldi. Lo assicura il ministro degli Interni Claudo Scajola, giudicando "gravissimo" l'attentato alla caserma dei carabinieri di Genova. un episodio dal quale di dissocia il Genoa Social Foum, che riunisce le 730 organizzazioni pronte a scendere in piazza per manifestare contro la globalizzazione. E che chiedono di non utilizzare quella bomba contro di loro.

Scajola: "Episodio gravissimo". Per il ministro dell'Interno, Claudio Scajola, l'attentato alla stazione dei carabinieri di Genova è "un episodio gravissimo, riconducibile a frange molto minoritarie della contestazione, che ha delle analogie con l'episodio avvenuto a Milano nel '99 alla caserma Musacco, rivendicato dalle frange anarchiche insurrezionalistiche''. ''La magistratura e le forze dell'ordine stanno lavorando per individuare i responsabili - ha aggiunto Scajola - ma va precisato che si tratta di un episodio che vuole far crescere la tensione in vista del vertice del G8 a fine settimana. Lo Stato e le forze dell'ordine hanno nervi saldi - ha proseguito il ministro dell' Interno -. Consentiremo ai contestatori del G8, come il presidente Silvio Berlusconi ha spiegato al momento dell'insediamento del suo governo, di poter svolgere le proprie manifestazioni, ma lo Stato e il governo - ha aggiunto Scajola - terranno alta la guardia per verificare e per controllare che non si verifichino episodi di violenza''.

Il Genoa Social Forum. “Nessuno pensi di utilizzare questa bomba per restringere ulteriormente gli spazi di agibilità democratica – commenta il Genoa Social Forum – Il GSF condanna l'attentato di questa mattina e esprime solidarietà nei confronti della vittima e rinnova l'appello alle manifestazioni pacifiche e di massa del 19, 20, 21 luglio. L'unica risposta valida a questi tentativi, come nel passato, è la partecipazione democratica. Sconfiggiamo la paura, veniamo tutti a Genova". Perché quella bomba, alla fine, colpisce tutti. "La bomba esplosa questa mattina a Genova è una bomba contro il  movimento – commenta il Genoa Social Forum – Non è casuale che  questo attentato avvenga nel giorno di apertura delle mobilitazioni del Genoa Social Forum. Proprio oggi inizia il Public Forum con 200 ospiti, di cui oltre 50 relatori provenienti dal Sud del mondo. L'attentato cerca di chiudere la bocca alle nostre ragioni”. E mentre prende le distanze dall’attentato, il movimento composto da cattolici, verdi e Tute Bianche insiste: “Non vorremmo che qualcuno volesse riproporre una strategia della tensione, che in Italia è sempre stata contro i movimenti – spiegano –. E ' compito di tutti abbassare la tensione. Per questa ragione rinnoviamo l'appello al Governo a ripensare a tutte quelle iniziative (blocco delle frontiere, chiusura delle stazioni, barriere di 5 metri di altezza  a chiusura del centro cittadino), che sono inutili per il controllo dell'ordine pubblico e servono solo a creare un clima di esasperazione".

Russo Spena pensa a servizi deviati. ''E' spiacevolissimo e doloroso quello che è accaduto. Il pensiero mio va immediatamente allo stragismo impunito e al ruolo deviato dei servizi segreti per tanti anni nel nostro paese, va a coloro che vogliono creare un clima terroristico e di violenza contro il movimento che contesta il G8''. Giovanni Russo Spena, deputato Rifondazione Comunista ricorda che ''bisogna sempre chiedersi a chi giova, evidentemente giova alle frange piu' reazionarie dell'apparato dello Stato''.

Biondi: "Servizi deviati? Sciocchezze!". Alfredo Biondi replica a verdi e Rifondazione comunista definendo "sciocchezze" le ipotesi circa la matrice dell'attentato di Genova. "Servizi deviati? Sciocchezze!", dice Biondi. "Di deviato c'è il pensiero di chi ritiene che gli attentati siano compiuti dallo Stato contro lo Stato. E' un residuato post bellico della fase sessantottina. E' grave che si cominci così, nonostante la disponibilità del Governo dimostrata con l'accoglienza, lo stanziamento di fondi ed il dialogo. Proprio questo atteggiamento positivo ha scosso i terroristi (o il preludio di un terrorismo) che naturalmente si annidano in queste manifestazioni che di per se sono legittime".

Preoccupati i Verdi. Il capogruppo verde alla Camera, Alfonso Pecoraro Scanio esprime "dura condanna di ogni forma di violenza, ma anche dei tentativi di ritorno alla strategia della tensione" ed auspica "un clima di dialogo tra le parti anche per evitare un 'clima da terrore'". Per un altro 'verde', Paolo Cento, "il movimento anti G8 è pacifico, se necessario disubbidiente, ma sempre e comunque fortemente contro il terrorismo.

Dalla Chiesa: "Sconfiggiamo 'psicologia da guerra'.  ''Solidarieta''' a Stefano Storri, il giovane carabiniere ferito nell'esplosione del pacco-bomba recapitato in una caserma a Genova, e ''a tutti coloro che sono impegnati per tutelare la sicurezza della città'' in vista del summit del G8. Ma anche ''un appello a tutti perché sia sconfitta la psicologia da guerra che sembra essersi impossessata di troppi protagonisti della tre giorni genovese''. Lo afferma il responsabile Sicurezza della Margherita, Nando Dalla Chiesa. ''Chi sta contemporaneamente con le ragioni di chi denuncia le ingiustizie della globalizzazione e con le forze dell'ordine che si apprestano ad affrontare un impegno tanto delicato, deve prendere atto con rammarico - aggiunge - che su nessun versante si è operato per sdrammatizzare e stemperaresimbolicamente l'appuntamento genovese''.

Biasotti. "Iniziano male". ''Si comincia male, purtroppo, con un brutto biglietto da visita, a conferma delle preoccupazioni per possibili atti di violenza e di terrorismo che vanno assolutamente bloccati in anticipo''. Il presidente della Regione Liguria, Sandro Biasotti, commenta così il pacco-bomba inviato alla stazione dei Carabinieri di San Fruttuoso. ''Sono certo persone - ha aggiunto Biasotti - così come ha assicurato il ministro dell'Interno Claudio Scajola, che ogni sforzo sarà fatto per limitare i problemi legati alla sicurezza che Genova ha di fronte in questi giorni. A nome del governo regionale esprimo una ferma condanna per il grave ferimento del giovane carabiniere della stazione di San Fruttuoso, la solidarieta' alla famiglia del carabinieri e a tutte le forze dell'Ordine impegnate in questi giorni a Genova e in Liguria''.

(16 LUGLIO 2001, ORE 12.06, ultimo aggiornamento alle ore 13.41)