Manifesto 17 luglio 2001

Un corteo senza confine
Le manifestazioni del controvertice si aprono giovedì con i migranti

L'appuntamento è alle cinque del pomeriggio, in piazza Sarzano nella zona est del centro storico di Genova, a due passi dalla zona rossa. Le manifestazione contro il vertice degli otto grandi partiranno da qui, giovedì 19: il corteo dei migranti e dei profughi di tutto il mondo, la negazione in carne ed ossa delle frontiere imposte dal potere economico degli otto grandi. Sfileranno fino a via Carlo Baraldino, con in testa Manu Chao che suonerà la chitarra a bordo di un camioncino, raggiungendo il Levante dove si sta svolgendo in questi giorni il Public forum. Poi si muoveranno verso piazzale Kennedy, per un'assemblea e per un concerto che sancirà la prima "presa della piazza" da parte della società che non accetta "questa" globalizzazione.
Le prime delegazioni sono già arrivate, dal Belgio, dalla Francia, dalla Germania, dall'Inghilterra, dalla Grecia. Altri arriveranno tra domani sera e giovedì mattina, attraversando compatti le frontiere di Schengen. Una manifestazione degli invisibili che si sta cercando di arrestare. Da Genova arrivano segnalazioni di vere e proprie intimidazioni ai danni degli immigrati che vivono in città, perché non scendano in piazza. E certo lo spiegamento di divise autorizzate a identificare chiunque non garantisce chi non è in regola con la legge del permesso di soggiorno.
Pochi giorni fa gli immigrati sono andati a dire al ministero degli interni le loro condizioni: in caso di controlli mostreranno un documento di identità, ma non il permesso di soggiorno. D'altronde è proprio contro la legge di "un lavoro-un permesso di soggiorno" che vanno a protestare, contro la logica che li riduce a merce. Certamente il tam tam del "tutti a Genova" è già partito e sono molti gli immigrati che partiranno dal nord e dal sud Italia per raggiungere il capoluogo ligure. Ancora ieri i migranti di Roma hanno tenuto un presidio davanti alla questura della capitale che - guarda un po' - si trova in via Genova. Hanno distribuito alcuni adesivi che saranno attaccati sui muri eretti intorno alla zona rossa: "Noi siamo il mondo, i clandestini siete voi".