Manifesto 14 luglio 2001AL FEMMINILE Contro il commercio delle armi e lo strapotere delle multinazionali "Boicottate le banche armate", l'assemblea nazionale delle femministe e delle lesbiche ha deciso di denunciare le contraddizioni della globalizzazione partendo da uno dei nodi cruciali: le banche, che nel 2000 hanno finanziato l'esportazione di armi per 1525 mila miliardi di lire. Dal '90 al '98 l'Italia ha esportato in Turchia 265,4 miliardi in materiale bellico. Ieri, di fronte l'agenzia di Porta Pia della Banca Commerciale Italiana hanno volantinato e distribuito moduli per permettere ai clienti della banca di cancellare il proprio conto. Uno striscione all'ingresso ricordava l'implicazione della Banca commerciale nel commercio d'armi (307 mila 127 miliardi nel 2000). L'iniziativa, del tutto pacifica, non è piaciuta alla polizia che ha circondato le donne per un'ora procedendo all'identificazione di otto persone. Sempre ieri, nel pomeriggio, le donne aderenti alla Marcia mondiale delle donne contro la povertà, la fame e le guerre hanno protestato davanti e dentro il negozio "Cisalfa" di Largo Brindisi a Roma. "Un'azione simbolica contro questa concentrazione di marchi commerciali ai quali si tenta di ridurre l'immaginario colletivo", ha dichiarato la deputata di Rifondazione Elettra Deiana. Fuori dal negozio un altarino rosso con due scarpe, una della Nike e una della Reebok, a rappresentare il feticcio del mercato che produce 1,3 miliardi di poveri, il 70% dei quali sono donne, e lo sfruttamento del lavoro minorile. Il direttore del negozio si è detto "completamente d'accordo" con un'iniziativa del tutto pacifica. |