Manifesto 13 luglio 2001 Appello al popolo degli invasori A Genova assedieremo, in tante piazze e con la stessa forza e dignità,
la zona rossa, la roccaforte dei governatori abusivi del pianeta. Il 20 luglio noi abbiamo
scelto di invadere la zona rossa attraverso le pratiche della disobbedienza discusse e
condivise dal Genoa social forum: per questo saremo "armati" solo di protezioni
e della rabbia del sud martoriato dalla precarietà e della disoccupazione. Ma crediamo
che sia necessario fare uno sforzo ulteriore. Se la manifestazione del 21 vedrà in corteo
le mille anime del popolo di Seattle, di Napoli, di Quebec City, il 20 chiediamo che la
comunità disobbediente degli invasori si faccia moltitudine, presentandosi in modo
unitario, senza simboli e bandiere d'appartenenza, ai bordi e all'interno della zona
rossa: 10.000 persone che sorpassano la logica di vecchi e nuovi gruppi d'affinità, per
portare a sintesi il lavoro che in questi mesi nel Gsf ci ha permesso di condividere
pratiche e linguaggi innovativi per tutti. Dobbiamo privilegiare il torrente della
sperimentazione allo stagno dell'autoreferenzialità, perchè le proprie forze sono tanto
necessarie quanto insufficienti per innescare processi reali di trasformazione sociale:
questa scelta ha avuto un riscontro positivo a Napoli, durante e dopo il contro Global
Forum, e l'esperienza della Rete No Global non è altro che il risultato tangibile di tale
scelta che vorremmo riproporre per Genova ma anche per il dopo Genova. Insomma, un segnale
per aprire spazi a quest'insorgenza di movimento, perché l'intelligenza delle moltitudini
é sempre più avanti! |