Manifesto 18 luglio 2001 522.000
lire per entrare
Trieste riesuma il pedaggio. Ventimiglia
blocca (e poi rilascia) Bovè
FRANCESCA LONGO
Il grande esodo dall'Europa in Italia è iniziato ieri, con il consueto
codazzo di arbìtri da confine. A distinguersi, in particolare, la frontiera di Ponte
Tresa (Varese), dove dodici tedeschi sono stati respinti per mancanza di documenti o di
soldi, e il valico di Fernetti (Trieste), dove, in previsione della consueta asburgica
isteria, per limitare i danni, è stato attivato dal Trieste social forum un
presidio. Qui i respingimenti sono stati complessivamente 14, in virtù della riesumazione
di una direttiva del Ministero degli Interni del marzo 2000 che consente, ai cittadini
extracomunitari, l'ingresso per un periodo da 1 a 5 giorni solo a chi dimostra di avere
522.000 lire. Nella variante giuliana la direttiva è stata applicata, sotto gli occhi
degli attivisti, esclusivamente a chi aveva una faccia sgradita ai poliziotti (capelli
lunghi o volto troppo balcanico, per non dire rom). Uno dei respinti, ripresentatosi coi
soldi, è stato comunque riallontanato.
Tempi duri anche per i greci (attesi in massa ad Ancona) oggetto di particolare interesse
da parte dei padroni delle unità cinofile. "Quanto accaduto qui è un modo per
esercitare controllo e pressione su un confine 'tranquillo' - ha dichiarato l'onorevole
dei Verdi Mauro Bulgarelli, presente al presidio di Fernetti - Crea quindi preoccupazione
per quanto potrebbe avvenire ai valichi italo-francesi e italo-svizzeri". Il 19 sarà
con l'on. Paolo Cento a Ventimiglia. "Lancio un appello a tutti i parlamentari
affinchè siano presenti, anche alle manifestazioni, per garantire eventuali fermati.
Dobbiamo svolgere fino in fondo il ruolo di quelle persone che a Seattle si chiamavano
'pubblic defender', il nostro compito istituzionale di parlamentari".
Il controllo poliziesco dentro Schengen ha colpito invece sia Josè Bovè, trattenuto per
una decina di minuti, sia i pullman di attivisti baschi e inglesi, tutti comunque arrivati
a destinazione nonostante i disagi, mentre è stato cancellato (gli inglesi accusano i
francesi e viceversa) il treno inglese Globalise resistance. Bloccato (per mancanza
di soldi, anche se in possesso di una lettera di garanzia copertura spese) dalla polizia
olandese l'avvocato Oronto Douglas, legale dell'attivista nigeriano Ken Saro Wiwa, atteso
oggi come relatore del Gsf. Da oggi per assistenza legale è in funzione lo
0103627101, mentre a Ventimiglia (ferrovia e valico stradale) saranno in funzione due
gazebo dell'Imperia for global action day.
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