Manifesto 17 luglio 2001 Il manualetto delle global-lavoratrici "Tutti i lavoratori, ovunque, hanno dei diritti". Così inizia il Pocket guide to workers'rights, il manualetto dei diritti dei lavoratori, che è stato apprestato dalla Women working worldwide, un'associazione per i diritti delle lavoratrici "globalizzate" che ha sede a Manchester, in Gran Bretagna. Undici pagine di agile lettura, all'indirizzo Internet www.poptel.org.uk/women-ww/. Il primo consiglio è: conosci i tuoi diritti. Quelli sanciti dalle leggi del tuo paese o riconosciuti dal "codice di condotta" della tua azienda. Ma anche, e accade più spesso proprio nei paesi "in via di sviluppo", quelli che non stanno scritti da nessuna parte all'interno dei tuoi confini nazionali, ma ai quali devi comunque poter accedere. Perché fanno parte dei diritti umani fondamentali, riconosciuti nella Dichiarazione universale delle Nazioni Unite e contenuti tra gli standards che l'Ilo, l'Organizzazione mondiale del lavoro, ha ritenuto validi per tutti i paesi del mondo. La libertà di dare vita e di aderire a un sindacato. Il diritto dei sindacati di negoziare con i datori di lavoro. La fine del lavoro forzato e del lavoro minorile. La fine delle discriminazioni sul luogo di lavoro. Una paga equa, proporzionata al lavoro. Per noi occidentali, delle conquiste "scontate", ma il libretto non fa sconti: "In molti paesi è molto difficile essere sindacalisti. Alcuni di loro sono stati anche uccisi o torturati. Molti lavoratori mostrano un grande coraggio nella lotta per i propri diritti". Per fare delle lotte efficaci, bisogna quindi stabilire gli obiettivi: dopo aver conosciuto i propri diritti, fare una lista delle rivendicazioni principali. Organizzarsi con gli altri lavoratori, per creare un movimento forte. E, soprattutto, non chiudersi nei confini nazionali: "Viviamo e lavoriamo in un'economia globale dove le multinazionali gestiscono lavoratori in luoghi differenti. Creando dei legami e costruendo una solidarietà, possiamo sviluppare strategie per affermare i diritti di tutti i lavoratori". E' importante collegarsi, infine, con le associazioni dei consumatori, capaci di fare pressione sulle multinazionali grazie alle sempre crescenti capacità di indirizzare gli acquisti di massa. |