Manifesto 17 luglio 2001 Volantino
br al "Messaggero"
Saremo a Genova anche noi, dicono in 5 pagine
firmate "Fronte delle carceri"
Nella giornata della bomba, degli allarmi veri e falsi e della psicosi
dilagante, non poteva mancare l'ennesimo, misterioso volantino targato Brigate rosse. E'
stato recapitato ieri pomeriggio nella redazione del Messaggero, a Roma, come
annunciato dal direttore del quotidiano, Paolo Graldi.
Il volantino, cinque pagine dattiloscritte e firmate "Br-Fronte delle carceri",
contiene l'esplicita minaccia di azioni armate contro il vertice del G8 in programma a
Genova. "I componenti del gruppo - ha fatto sapere Graldi - informano che saranno
presenti a Genova e porteranno i loro metodi di lotta armata". Ora il testo è nelle
mani dell'antiterrorismo, ma dopo il primo sommario esame gli inquirenti hanno detto di
ritenerlo "poco attendibile".
Un altro allarme in vista di Genova l'ha lanciato il Ceas, Centro alti studi per la lotta
al terrorismo. In un rapporto diffuso ieri, il Ceas ricorda che "gli ultimi attentati
terroristici si inquadrano nelle iniziative dei Nuclei di iniziativa proletaria
rivoluzionaria (Nipr), che già all'epoca dell'attentato di via Brunetti a Roma
annunciavano azioni violente in occasione del G8". Secondo il Ceas "questi
stessi gruppi, in collegamento con il terrorismo internazionale, potrebero tornare a
colpire nei prossimi giorni". La nota sottolinea anche i legami che esisterebbero tra
i terroristi dei Nipr e "alcuni centri sociali", dei quali ovviamente non indica
i nomi. L'istituto critica anche la strategia del governo, che invece di privilegiare il
lavoro di intelligence ha scelto di militarizzare la città di Genova. "L'esito della
lotta al terrorismo - si legge nel rapporto - non dipende dal numero di uomini messo in
campo".
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