La Repubblica 15 luglio 2001 Il
"no global" contro il governo E' CATEGORICO don Vitaliano della Sala, la tonaca nera delle tute bianche: "Il governo ha voluto interrompere il dialogo. Ci siamo sempre fidati poco, e avevamo ragione. Ora è tutto a rischio: i "cattivi" arriveranno comunque e anche i "buoni" saranno esasperati". Aggiunge Bruno Paladini, leader degli Antagonisti del Network anti-G8, un centinaio di sigle che si riconoscono nel Genoa social forum: "A questo punto non possiamo più garantire nulla perché con tutti questi divieti gli animi saranno molto esasperati e innervositi". Il compito di ufficializzare la rottura tocca a Vittorio Agnoletto, il portavoce del Gsf. Accusa il ministro dell'Interno Claudio Scajola e il capo della polizia di essere "bugiardi". E definisce il ministro degli Esteri Renato Ruggiero "il nostro vero antagonista politico: è l'ex direttore del Wto, è il responsabile di quei regolamenti che vietano a tutti i sud del mondo di accedere ai farmaci. Gli abbiamo chiesto il sostegno dell'Italia alla Tobin tax e alla politica dei farmaci anti-Aids: ha risposto no, su tutto". Basta, dice Agnoletto, "per il movimento non esiste più un interlocutore politico credibile". Le frontiere blindate dove già ieri si sono create code, i controlli supertecnologici di impronte digitali e fotografie, le liste degli indesiderabili, le stazioni ferroviarie chiuse che si aggiungo a porti, aeroporti e strade controllate: il superpacchetto sicurezza del governo Berlusconi che sconfessa precedenti promesse del governo, ha il sapore della "trappola" e della "provocazione" per gli anti G8. Non è il clima migliore a cinque giorni dall'inizio dei lavori. "Le scelte del governo sanno di avventurismo irresponsabile" accusa il leader di Rifondazione comunista Fausto Bertinotti. Con lui si schierano il coordinatore dei Ds Pietro Folena e il segretario dello Sdi Enrico Boselli che chiede al governo di "non spezzare il filo del dialogo". Quasi silenziosa la maggioranza, che si fa viva solo con Mario Landolfi, il portavoce di An, per dire che invece quelle fatte sono state buone scelte in nome della sicurezza pubblica. In serata, concluso il sopralluogo a Genova, interviene Berlusconi per definire "paradossali le manifestazioni di protesta contro la riunione dei G8 che discuteranno proprio dei temi sollevati dai manifestanti". E anzi annuncia: "Vedrete, a Genova presenteremo un'iniziativa sulla sanità". Potrebbe essere il fondo anti-Aids di cui si è parlato nei giorni scorsi. Fra gli organizzatori che con fatica in questi mesi hanno cercato di tenere compatto il fronte dei contestatori, più di settecento sigle per centomila arrivi stimati, e di scandire i concetti di disobbedienza civile ma non violenta contro il G8, adesso serpeggiano l'imbarazzo e la rabbia. "L'atto di arroganza del governo spingerà ancora più persone ad andare a Genova" precisa Agnoletto che lancia un appello "per essere presenti a Genova perché a questo punto la quantità è sicuramente anche la qualità". Parole che nascondono la paura di un flop numerico e di un brusco taglio di adesioni? In realtà appena ufficializzate le misure di sicurezza, i coordinatori che avevano già diramato migliaia di fax e e-mail con le istruzioni per gli arrivi, sono stati tempestati di telefonate con una sola domanda: "E adesso come facciamo ad arrivare a Genova?". Perché poi non è solo un problema di stazioni chiuse: ci sono gli armatori che hanno negato la nave alla Rete del Sud ribelle che aveva organizzato la nave dei garibaldini. "Le autorità che sovrintendono l'ordine pubblico stanno facendo terrorismo psicologico" denuncia Francesco Caruso da Napoli. E si sono aggiunti anche i noleggiatori di pullman che fanno storie per affittare i bus. Non sono stati pochi quelli che sul momento hanno detto: "Le trattative con il governo erano una trappola, lo sapevamo e lo avevamo detto a Agnoletto...". Qualche ore di sbandamento, ma poi il fronte no global, che già è diviso sui metodi della lotta fra accerchiamento e invasione della zona rossa, si è ricompattato. "Mica possiamo dividerci adesso, è proprio quello che vuole in nemico..." sintetizza Bruno Paladino. Arrivano nuove istruzioni per gli arrivi di un centinaio di pullman e trenta treni speciali: ci sarà un servizio di pullman navetta per il centro di Genova dalle stazioni capolinea di Quarto, per chi viene dal sud, e Arquata Scrivia per chi arriva da nord. "L'onda non sarà certo fermata da una diga" sorride Luca Casarini. "Si sappia però che adesso c'è un motivo in più per disobbedire: l'inciviltà di questo governo che dimostra ogni giorno di voler provocare lo scontro". Oggi sarà inaugurato il centro stampa del Gsf e gli anti G8 iniziano le prime riunioni del contro vertice. Alla frontiera del Brennero sono annunciati un migliaio di autonomi tedeschi. Fra lunedì e mercoledì treni speciali e bus di spagnoli, francesi e inglesi a quella di Ventimiglia. La prima prova saranno proprio le frontiere. |