Corriere della sera 17 luglio 2001

Perquisite le sedi degli anarchici insurrezionalisti

Controlli a Bologna, Milano e Torino: sequestrati coltelli, barre di ferro e maschere antigas. Sei indagati

MILANO - Perquisizioni a Bologna, Torino e Milano; sei denunciati, uno dei quali arrestato; coltelli, biglie di ferro, sfollagenti, chiodi a quattro punte, fionde e un machete sequestrati. E’ il bilancio di due giorni di controlli nelle case di giovani anarchico-insurrezionalisti, l’area da mesi sotto stretta sorveglianza e che ora, dopo l’attentato alla stazione dei carabinieri, è nel mirino degli investigatori. Altro materiale pericoloso è stato sequestrato ieri a Rapallo in un furgone a bordo del quale viaggiavano sette giovani tedeschi, che sono stati trovati con elmetti chiodati e bastoni con lame acuminate e che sono stati espulsi dall’Italia. Del tutto inattendibile, invece, viene considerato dagli investigatori il volantino recapitato al Messaggero e firmato dalle «Br-Fronte delle carceri», nel quale si annuncia l’avvio di una lotta armata in vista del G8 di Genova. Le intercettazioni telefoniche e ambientali della Digos di Bologna erano cominciate già a febbraio, in vista dei controlli sugli attivisti antiglobalizzazione: domenica mattina la svolta, con la perquisizione nelle abitazioni di sei anarchici-insurrezionalisti. Buona parte del materiale sequestrato è stato trovato nel casolare di San Pietro in Casale in uso da Gabriele Onofri, un anarchico già noto alle forze dell’ordine, che è stato arrestato per detenzione di sostanze stupefacenti. Gli altri cinque insurrezionalisti sono stati indagati per associazione con finalità di terrorismo ed eversione dell’ordine democratico. Tutti hanno meno di 30 anni e abitano nella zona di Bologna. L’inchiesta della procura era partita in seguito ai presunti collegamenti con il ritrovamento di una bomba sul terrazzo del Duomo di Milano, lo scorso 18 dicembre.
Nel casolare di San Pietro in Casale, la Digos ha sequestrato una lunga serie di oggetti, tra i quali dodici tubi di ferro, due fionde, uno sfollagente, due maschere antigas, quattro coltelli a serramanico, centinaia di tondini di ferro, venti chiodi a quattro punte e quindici barre di ferro lunghe 50 centimetri l’una. L’arresto di Onofri è stato però determinato dal ritrovamento di un grosso quantitativo di hashish e di marijuana.
Anche a Torino gli agenti hanno perquisito le abitazioni di autonomi e anarchici. La Digos ha controllato diverse abitazioni private, i centri sociali Askatasuna di corso Regina Margherita e Alcova di San Maurizio. Trovati e sequestrati bastoni in legno e in ferro, bulloni, dadi, fionde, biglie e un machete. Una decina di persone sono state accompagnate in Questura per accertamenti, mentre sei sono state segnalate all’autorità giudiziaria per possesso di «armi improprie».
Solo sostanze stupefacenti, infine, nella casa di via Litta Modigliani, a Milano, perquisita dagli agenti ieri mattina. L’abitazione ospita alcuni anarchici che erano stati sgombrati dalla sede di via De Amicis dopo l’arresto di Maria Grazia Cadeddu, la «postina» della bomba, condannata a tre anni e nove mesi per l’attentato del 25 aprile ’97 contro Palazzo Marino.