La Repubblica 13 luglio 2001 Sicurezza,
vertice europeo
Sotto esame la difesa del G8
Scajola a Bruxelles, Cofferati incontra i noGlobal
SILVIO BUZZANCA
ROMA - L'Unione europea esamina oggi il piano del governo italiano per garantire la
sicurezza del prossimo G8. Il ministro degli Interni Claudio Scajola, accompagnato dal
sottosegretario alla Giustizia Jole Santelli, volerà infatti a Bruxelles per partecipare
ad un vertice dei ministri degli Interni e della Giustizia della Ue convocato in una
sessione straordinaria dopo gli scontri e le vittime di Goteborg. Scajola avrà così modo
di illustrare ai partner i tre principi su cui si regge il piano sicurezza elaborato dal
Viminale: garanzia della sicurezza dei cittadini genovesi; corretto svolgimento dei lavori
dei summit; garanzia di espressione del dissenso pacifico.
L'obiettivo comune è di evitare che si ripetano incidenti come quelli di Goteborg, ma
senza violare il diritto di manifestare. E per questo motivo probabilmente si deciderà di
applicare misure di coordinamento della sicurezza che restino dentro l'attuale normativa
Ue sull'uso della polizia. Una linea di condotta che non sembra lasciare molte chance alla
proposta tedesca di creare una lista nera europea degli antiglobalizzatori più violenti.
Un'idea giudicata troppo "liberticida". Si punterà invece su una maggiore
collaborazione a livello giudiziario fra i paesi europei, si aumenterà lo scambio di
informazioni fra Stati, si prenderà in considerazione l'ipotesi di un rafforzamento
dell'Europol.
Intanto, il governo ha deciso di sospendere temporaneamente gli accordi di Schengen fra il
14 e il 21 luglio. Un passo che ripristina il controllo dei documenti a tutti i confini e
negli aeroporti. Una misura già adottata da altri paesi, recentemente l'Austria, in
occasione di vertici internazionali. La notizia è stata resa nota dalla società
Aeroporti di Roma, che gestisce lo scalo di Fiumicino. La società ha detto di dover
applicare una disposizione del ministero dell'Interno e ha invitato i cittadini comunitari
a viaggiare provvisti di documenti per l'espatrio. Misure straordinarie anche a livello
giudiziario. Il Tribunale di Genova prevede duecento arresti per ogni giorno di G8 e
chiede al Csm un rinforzo della squadra di giudici per le indagini preliminari. Finora
sono state raccolte una quindicina di adesioni.
Il movimento intanto perfeziona l'organizzazione del controvertice. Ieri a Roma il Genoa
Social Forum ha incontrato i sindacati. Erano presenti Vittorio Agnoletto, Sergio
Cofferati, segretario Cgil, Luigi Angeletti, segretario Uil, e Sergio Betti della Cisl.
Secondo Cofferati, «gli elementi di giustizia sociale sono obiettivi da sempre del
sindacato». Ma, su altri aspetti della globalizzazione e soprattutto sul confronto con le
istituzioni sovranazionali, ci sono valutazioni diverse. Alla fine è stato deciso di dar
vita a «iniziative incrociate»: i sindacati invieranno un messaggio alla manifestazione
degli emigranti del 19 luglio; un aderente al Gsf parteciperà alla giornata conclusiva
dell'incontro mondiale dei sindacati, sempre a Genova |