La Repubblica 16 luglio 2001

"Al vertice possibile una svolta" Da Les Combes la preghiera del Papa per i poveri
L'appello


LES COMBES - Anche in vacanza, tra passeggiate e una gita in seggiovia che lo ha reso felice, Giovanni Paolo II continua a seguire le vicende internazionali. In cima ai suoi pensieri il vertice di Genova, che sta per cominciare. «Questo G8 in Italia può essere l'inizio di un nuovo atteggiamento nei confronti dei paesi poveri», commenta il portavoce papale Navarro, spiegando che il pontefice «sta riflettendo e pregando» perché si attui una svolta. Con le sue parole pronunciate in piazza San Pietro una settimana fa, Giovanni Paolo II - aggiunge Navarro - ha voluto far pervenire alle potenze industriali un «messaggio etico». Anche ieri, rivolgendosi ai fedeli venuti a migliaia nonostante la pioggia, il papa ha fatto appello perché «nel mondo regnino la giustizia, la solidarietà e la pace».
Da più parti, in campo cattolico, si vorrebbe che a Genova arrivasse nei giorni del vertice anche un inviato del papa, magari come osservatore, ma Navarro sostiene che Wojtyla ha già lasciato intendere il suo pensiero: i Grandi ascoltino il grido dei poveri! Per il resto il pontefice segue una linea di tatto diplomatico, che si riflette in un atteggiamento di non interferenza diretta in un consesso di leader politici. In compenso la gerarchia ecclesiastica si sta mobilitando per diffondere il messaggio di solidarietà del pontefice. Ieri è stata la volta del cardinale di Venezia Marco Cè, che in previsione dei cortei di Genova ha invitato alla non violenza, ma anche all'impegno per superare il divario fra paesi ricchi e paesi poveri.
(m.p.)