Corriere della sera 15 luglio 2001
«Stazioni
chiuse? A Genova saremo in centomila»
I contestatori e la
sinistra contro il blocco degli scali ferroviari. Lunghe code per i controlli alle
frontiere
- MILANO - Code alle frontiere italiane e proteste per la chiusura delle due stazioni
principali di Genova nei giorni del G8. Sono i primi effetti delle due decisioni prese dal
Viminale per garantire la sicurezza del vertice. Da ieri e fino al 21 luglio chi entra in
Italia deve mostrare i documenti. Lha stabilito il ministero dellInterno. La
libera circolazione prevista dal trattato di Schengen è sospesa. Anche per i vacanzieri
diretti verso le località turistiche dItalia che ieri si sono trovati in coda ai
valichi e negli aeroporti. «Governo e capo della polizia sono bugiardi - ha detto
Vittorio Agnoletto commentando la chiusura delle stazioni -. Ma non aver rispettato limpegno
preso è un atto di arroganza che spingerà a Genova più persone. Saremo 100 mila».
FRONTIERE - «Documenti, prego». Le forze di polizia cercano di individuare e fermare la
componente più dura dei contestatori ai confini. Il personale in servizio alle frontiere
è stato aumentato, ma anche così ieri si sono formate code di 20 chilometri al Tarvisio
e di 7 al Brennero. Presidiate le vie che collegano la Francia al Piemonte. Aeroporti:
4.000 persone controllate ieri a Napoli Capodichino. Organici rinforzati a Fiumicino.
Normale che José Bové, il contadino anti-globalizzazione, dica che sarà a Genova dal 18
luglio per protestare contro i G8 ma non come arriverà: «Non voglio rischiare larresto»,
spiega. Intanto da Napoli, la rete No global denuncia che «pressioni sugli armatori»
hanno impedito alla nave dei contestatori di salpare per la Liguria.
STAZIONI - Piazza Principe e Brignole chiuse dalle 17 di martedì a mezzanotte di domenica
22 (fino ad allora sono agibili quelle di Nervi, Quarto, Bolzaneto e Voltri). Lha
comunicato Trenitalia 48 ore fa, sottolineando che si trattava di «decisioni dellautorità
di pubblica sicurezza». Negli incontri col Gsf il governo si era impegnato a chiudere
solo Piazza Principe. E, anche se ieri il vice capo della polizia Ansoino Andreassi ha
negato che Brignole sarebbe dovuta restare aperta, la decisione di chiuderla è legata
agli spostamenti dei manifestanti nei giorni del G8. Lasciarli arrivare a Brignole era
pericoloso perché i cortei partiranno da Quarto e per portare i contestatori fino là i
pullman avrebbero dovuto passare vicino o allinterno della zona rossa.
LE POLEMICHE - Il segretario di Rifondazione Fausto Bertinotti annuncia che chiederà «al
governo e al ministro dellInterno di venire alla Camera entro martedì e spiegare
quali sono gli impegni presi nei confronti dei manifestanti». Mentre Pietro Folena,
coordinatore del comitato di reggenza dei Ds, è «sorpreso per la chiusura delle stazioni
contrariamente a quanto ipotizzato». Botta e risposta fra il governatore della Banca dItalia
Antonio Fazio e il Gsf. «Fanno un sacco di chiasso anche se da anni G8, Fmi e Banca
Mondiale guardano ai problemi della povertà». Replica Agnoletto: «Noi facciamo proposte
concrete, ad alta voce, su temi che interessano lumanità».
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Mario
Porqueddu |
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