Manifesto 15 luglio 2001 Frontiere
d'Italia per vacanze al G8
Da ieri i controlli: manifestazione a
Ventimiglia, code a Tarvisio
FRANCESCA LONGO
Il primo giorno della Settimana dell'Italia fuori dall'Europa non
ha registrato gravi disagi a chi entrava nel nostro paese da Ventimiglia. Anzi, gli
automobilisti al valico di Ponte San Ludovico hanno solidarizzato con i giovani italiani (Network
per i Diritti Globali, La Scintilla, Prc, Giovani Comunisti e Global
Social Forum d'Imperia) e francesi (Lcr, Jcr, Confederacionne
Paysanne, Disoccupati francesi, Attac), che da mezzogiorno alle tre del
pomeriggio hanno distribuito volantini e dato vita a una festa-presidio con giocolieri,
musica e libagioni.
Una catena umana lungo le due frontiere ha simbolicamente rivendicato libertà di
circolazione e agibilità di manifestare, guardata a vista dall'imponente schieramento di
polizia, sia italiana che francese. Il ripristino dei controlli dei documenti alle
frontiere interne all'Ue, previsto da ieri fino alle 24 di sabato 21 luglio, insomma, pare
almeno non abbia creato rallentamenti nel traffico: a Ventimiglia sono previsti controlli
a campione, mentre i corpi speciali sono stati dotati di sofisticate attrezzature
informatiche per il collegamento con i terminali di Schengen, l'invio immediato dei
rilievi dattiloscopici alle centrali operative e lo scambio di informazioni coi colleghi
francesi. Computer palmari, lettori a fibre ottiche di impronte digitali, scanner per i
cartellini dei rilievi dattiloscopici, ricetrasmittente che opera tra i confini con un
raggio di 50 chilometri. Neanche la Spectre avrebbe osato tanto.
Al contrario a nord est funziona, anzi continua a non funzionare, il consueto sistema
della discrezionalità. Il cittadino di Salisburgo che sabato ha caricato i bagagli per
raggiungere con la famiglia le spiagge di Lignano o dell'Istria avrà sicuramente messo in
preventivo una coda al valico italo-austriaco di Tarvisio. Del resto anche l'Austria aveva
provveduto nei giorni scorsi a paralizzare il traffico in entrata in occasione del
"suo" G8. Ma nessuno, neanche l'haideriano più previdente, s'aspettava fino a
venti chilometri di fila per entrare in Italia. E, cosa sorprendente, solo a Tarvisio,
dove la nota del Viminale è stata presa alla lettera con asburgica (o montanara) tenacia.
Mentre anche al Brennero il traffico è rimasto nella media del periodo, nonostante la
riapertura della frontiera, il confine a nord est ha dimostrato insospettabili doti di
blindatura artigianale. E, ovviamente, discrezionale, a seconda dei valichi. In quelli
italo-sloveni della provincia di Gorizia, l'unica novità, non essendo la Slovenia ancora
entrata nella Ue, è il controllo a terminale dei nominativi extracomunitari. In provincia
di Trieste nemmeno questo, mentre i quattro chilometri in entrata e in uscita dal paese
sono lo scotto da pagare in un qualsiasi week end estivo. Una situazione facilmente
prevedibile dal momento che la vicina repubblica di Slovenia, pur di entrare in Europa, ha
salvato, del passato, solo la tradizione dei graniciari e funziona da filtro per
ogni ingresso che potrebbe risultare sgradito ai grandi del mondo.
Forte forse della tenacia da rottweiler del collega sloveno, un poliziotto italiano si
lascia scappare: "Controlliamo solo quelli con la faccia strana, le famiglie non le
guardiamo nemmeno...".
Comunque, per nuovi ed eventuali problemi al confine nord-orientale, il Trieste Social
Forum ha attivato tre numeri telefonici (+39 338 6027452-Daniela; +39 329 2145214
-Gianni; +39 338 9162194 -Giampaolo). Consiglia di organizzarsi per arrivare a Trieste -
dove tra l'altro sono attesi partecipanti dei paesi del centro Europa - nella giornata di
martedì 17 luglio, in quanto dalle ore 14 alle 22 sarà allestito sul valico di
Fernetti-Fernetici un gazebo di assistenza e informazione con la presenza di avvocati,
figure istituzionali, parlamentari e attivisti italiani al fine di scongiurare
respingimenti arbitrari (e abituali).
E' stata organizzata anche una struttura di pernottamento a Monfalcone e tre treni
speciali che partiranno per Genova il 18 (ore 10.00, Tute bianche), il 19 (ore 07.20,
Verdi e Consorzio italiano di solidarietà) e il 20 luglio (ore 22.00, Rifondazione
Comunista). Buon viaggio.
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