Corriere della sera 13 luglio 2001
Vaticano
e Islam: serve una globalizzazione giusta
Appello congiunto ai
Grandi: «Studiate benefici e pericoli». LUe cerca la strategia da adottare con i
contestatori
- ROMA - Appello congiunto del Vaticano e del Consiglio islamico internazionale in favore
di una globalizzazione «giusta» a una settimana dal G8: le risorse tecnologiche e
materiali sono un «bene comune dellumanità» e devono venire quindi utilizzate per
la «sicurezza e per il benessere dellintera società umana». Nel testo, si chiede
ai «grandi» della Terra che venga riconosciuta «limportanza della globalizzazione
dei suoi benefici», ma vengano anche denunciati «i pericoli che essa comporta,
soprattutto nei confronti della realizzazione di un ordine mondiale giusto». Lappello
è stato firmato per il Vaticano dal cardinale nigeriano Francis Arinze, presidente del
Pontificio consiglio per il dialogo interreligioso, e per il consiglio islamico da Kamel
Al-Sharif, segretario generale, al termine dei lavori del comitato di coordinamento
islamico-cattolico. Ma un messaggio agli otto «grandi» verrà lanciato anche da sei
personalità di statura mondiale attese per oggi a Roma. Liniziativa è del governo,
dintesa con il Quirinale, che ha voluto riunirli per «riceverne lopinione e
il consiglio». Sadako Ogata, ex alto commissario Onu per i rifugiati, Luciano Pedro
Mendes de Almeida, vescovo brasiliano, Mary Robinson, alto commissario Onu per i diritti
umani, Abdul Sattar Edhi, fondatore in Pakistan del più vasto sistema di assistenza
sociale del Terzo Mondo, e la scienziata Rita Levi Montalcini discuteranno gli stessi temi
in agenda al G8, mettendo a disposizione la propria esperienza.
A BRUXELLES - Il G8 preoccupa anche lEuropa. A Bruxelles oggi è in programma una
riunione dei ministri della Giustizia e degli Interni dei Quindici. Una sessione
straordinaria, sulla scia dellemozione e delle preoccupazioni suscitate dalle
manifestazioni violente a Göteborg. Si cercherà una strategia comune per fare in modo
che scene come quelle viste in Svezia non si ripetano anche in futuro, a cominciare da
Genova. Lunedì prossimo toccherà invece ai ministri degli Esteri riunirsi per discutere
gli aspetti più «politici» delle contestazioni anti-globalizzazione. Fra i temi sul
tavolo, la «linea del dialogo e delle proposte concrete» avanzata dal nostro ministro
degli Esteri Renato Ruggiero.
IL VATICANO - Mercoledì il Vaticano aveva messo a confronto anche il turismo con la
globalizzazione, presentandolo come il «volto accattivante» di questultima, per la
sua apertura alle culture, alla sua capacità di dialogo e di convivenza. Nel ricordare in
un documento gli «effetti peggiori» che non pochi luoghi accompagnano lo sviluppo
turistico, come lo sfruttamento sessuale o sociale di donne e bambini, la diffusione dellAids
e il traffico e il consumo di droghe, il documento afferma che «certamente non si può
colpevolizzare la globalizzazione di queste piaghe dellumanità e nemmeno ritenere
il turismo unico responsabile, ma non si può ignorare che entrambi possano favorirli».
TOBIN TAX - Sul G8 uno dei temi che divide le forze politiche italiane è sempre la
«Tobin Tax», imposta sulle transazioni finanziarie per scoraggiare le speculazioni. Lo
ha detto ieri il ministro Ruggiero riferendo degli incontri e delle consultazioni avute in
vista del G8. Intanto Attac Italia, gruppo che fa parte del Genoa Social Forum, ha
annunciato di aver messo a punto una proposta che verrà presentata lunedì ai
parlamentari che hanno votato contro la mozione sul G8 alla Camera. Verrà chiesto il
sostegno per una «legge di iniziativa popolare sullintroduzione della Tobin Tax»,
ha detto Fiorino Iantorno di Attac. La casa dellattivista ieri è stata perquisita
dalla Digos, che cercava possibili armi ed esplosivi, senza tuttavia trovarne.
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Bruno
Bartoloni |
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