La Stampa 18 luglio 2001
Mercoledì 18 Luglio 2001

Agnoletto
Visita al giovane carabiniere ferito

GENOVA. È durato circa mezz'ora, ieri, l'incontro all'ospedale San Martino tra Vittorio Agnoletto, portavoce del Genoa Social Forum, e Stefano Storri, il giovane carabiniere rimasto ferito ieri a Genova dall'esplosione di una busta-bomba. «Ho incontrato i genitori e i rappresentanti dell'arma dei Carabinieri - ha detto Agnoletto al termine della visita il cui risultato è stato incoraggiante -, ho portato loro la solidarietà del Genoa Social Forum. Ho trovato bene il ragazzo nel fisico e nello spirito. Sebbene abbia dolore alla spalla e all'addome, è lucido». Subito dopo ha aggiunto: «Sono rimasto colpito da lui e dai genitori per la loro profonda umanità e disponibilità. Non hanno avuto alcun atteggiamento di rabbia contro qualcuno. Li ho ringraziati per la dignità con la quale hanno affrontato questa situazione. Non sono diventati strumento di parte per alimentare la tensione».
Poi ha espresso parole di lode per il reparto del pronto soccorso del San Martino: «Speriamo che in questi giorni nessuno debba usarlo».
Poi ha insistito, chiarendo il suo pensiero: «Ci auguriamo che non ci siano altre persone che in questi giorni subiscano quello che ha subito Storri». Uscendo dalla visita ha spiegato: «Abbiamo portato la solidarietà a una persona ferita ed al gruppo a cui appartiene. Si è trattato di un atto di umanità che prescinde dalla nostra opinione, che abbiamo sempre manifestato, di critica contro quella che riteniamo la militarizzazione della città».
E in serata sono arrivate buone notizie sulle condizioni del giovane. Storri, 21 anni, non perderà la vista dall'occhio destro danneggiato dall'esplosione. Dopo Agnoletto, è andato a trovarlo anche il comandante generale dell'Arma, il generale Sergio Siracusa, e il comandante interregionale «Pastrengo», gen. Mariano Cennicola.
Quanto ad Agnoletto, poco prima di visitare il carabieniere ferito («un gesto doveroso»), il leader del Genoa Social Forum aveva annunciato che il Gsf non farà blocchi ferroviari. E che le Ferrovie dello Stato ridurrebbero il periodo di chiusura di Brignole, dalle ore 14 di giovedì 19 a sabato sera 21 luglio: una possibilità in più, per i manifestanti, di arrivare nei luoghi della protesta. «Se così fosse, se questa ulteriore apertura venisse confermata dalle autorità noi del Genoa social forum ci riterremmo soddisfatti. È importante però che questa notizia venga confermata dalle autorità».
Nel resto della giornata, Agnoletto aveva anche trovato il tempo di rivolgere qualche critica alla scelta dei negozianti di chiudere durante il vertice: «E’ una scelta sbagliata, noi stiamo cercando di abbassare la tensione. Non c'è motivo di aver paura, la gente deve esser accolta in una città di vivi, non siamo in tempi di guerra».
Oppure di ripetere che le 800 sigle del Gsf possono fare molto anche nella lotta all’Aids. Soprattutto con una battaglia d’immagine, quella che in queste ore hanno dimostrato di sapere condurre con sapienza: «Il Fondo per l'Aids, di cui i G8 annunceranno i contenuti, sarà solo un'operazione di immagine se non saranno modificati gli accordi del Wto che prevedono la proprietà intellettuale dei farmaci antiAids per 20 anni. Sono questi accordi, infatti, a impedire ai paesi poveri di curare i loro malati».