MILANO Le
prime verità sul G8 si avranno nella giornata di lunedì. Sarà allora che i tre
super ispettori inviati a Genova dal capo della Polizia Gianni De Gennaro consegneranno il
loro rapporto al ministro dellInterno Claudio Scajola. Un dossier realizzato dopo
aver visionato filmati, ascoltato registrazioni, raccolto testimonianze. Ma, soprattutto,
dopo aver interrogato tredici dei settanta agenti di polizia
che nella notte tra sabato e domenica hanno coordinato l'irruzione nella scuola Diaz.
Saranno loro che dovranno rispondere alle accuse di pestaggi e di maltrattamenti
denunciati da diversi manifestanti. Intanto c'è chi, tra i manifestanti, ha
già deciso di presentare denuncia contro le forze dell'ordine italiane. E' il caso
dell'inglese Norman Blair, 38 anni, che ha dichiarato di voler avviare un'azione
legale contro la polizia italiana. Blair ha raccontato di essere stato ''rapito e
torturato dallo Stato italiano''. Il manifestante venne arrestato durante la perquisizione
della scuola utilizzata come sede dal Genoa Social Forum.
Ed
è proprio questa la parte più difficile e intricata dellinchiesta che i tre
ispettori, provenienti da Padova, Catania e Firenze, stanno conducendo a Genova. A
occuparsi del blitz alla scuola è Giuseppe Micalizio, incaricato dal capo della polizia
di far luce sullirruzione nella struttura trasformata in dormitorio, ma anche nella
sede del Genoa Social Forum. A lui il compito di individuare le responsabilità di ogni
agente, e di suggerire provvedimenti disciplinari per ogni singolo.
Gli altri due
dirigenti, Salvatore Montanaro e Lorenzo Cerneting, si stanno invece occupando di
accertare se davvero, nella caserma di Genova Bolzaneto, ci sono stati i soprusi
denunciati dai manifestanti. E poi, ancora, dovranno chiarire quanto accaduto durante e a
lato delle manifestazioni di venerdì e sabato. L'obiettivo è quello di portare
"ulteriori approfondimenti" con rapidità e rigore, come ha indicato
loro De Gennaro. Intanto Intanto Alfonso Sgamella,
responsabile del Dipartimento di amministrazione penitenziaria, sostiene che i Gom non
c'entrano, con i pestaggi a Bolzaneto. E aggiunge: "Anch'io dovevo chiedere permessi
alla Digos".
Intanto
la Procura di Genova agisce in modo autonomo. Dopo aver aperto un fascicolo a parte sulla
scuola Diaz, ipotizzando agli agenti che hanno condotto il blitz i reati di violenza e
abuso dufficio, il procuratore Francesco Lalla ha dati a tutti la disposizione di
raccogliere quante più testimonianze possibili. Chiunque sia in possesso di materiale
documentario, o comunque voglia portare la propria testimonianza, può quindi rivolgersi a
Palazzo di Giustizia, al numero 1 di piazza Portoria a Genova. |