Corriere della sera 29 luglio 2001
«Interrogheremo
il capo dell’Antiterrorismo»
Blitz nella scuola, l’annuncio
dei pm. Già sentito dagli ispettori del Viminale. Spariti referti medici dei feriti
- DA UNO DEI NOSTRI INVIATI
GENOVA - La procura di Genova interrogherà il capo dell’Antiterrorismo, Arnaldo La
Barbera, e il direttore del Servizio centrale operativo della polizia, Franco Gratteri.
«Non li ho ancora ascoltati - dice il procuratore aggiunto, Francesco Lalla -. Ma lo
farò al più presto». I due alti funzionari dovranno spiegare al magistrato cosa è
accaduto e cosa hanno visto durante la perquisizione nella sede del Genoa Social Forum:
operazione conclusa con 93 fermi, 68 dei quali non sono stati convalidati dai giudici, e
61 feriti tra gli arrestati, alcuni gravi. Gratteri, che è già arrivato a Genova da
Roma, è stato sentito ieri dalla commissione d’inchiesta inviata dal capo della
polizia. I sostituti procuratori che stanno indagando sulle violenze denunciate dai
manifestanti durante i drammatici giorni del G8 stanno intanto incontrando le prime
difficoltà: durante la detenzione nella caserma di Bolzaneto, alcuni poliziotti avrebbero
fatto sparire i referti medici dei feriti, cancellando così le prove indispensabili per
sostenere le denunce sui pestaggi.
ISPEZIONE - Gli ispettori arrivati venerdì da Roma, Giuseppe Micalizio, Salvatore
Montanaro e Lorenzo Ceternig, oltre a Franco Gratteri, ieri hanno sentito il questore di
Genova, Francesco Colucci, il dirigente del reparto mobile di Roma, Vincenzo Canterini, il
capo della squadra mobile romana, Massimiliano Di Bernardini e i loro colleghi genovesi
della mobile e della Digos. Entro lunedì la commissione dovrà consegnare al capo della
polizia Gianni De Gennaro il rapporto su quanto accaduto negli scontri di piazza, ma
soprattutto sulle denunce di pestaggi durante la perquisizione nella sede del Gsf,
allestita nella scuola elementare Armando Diaz, e sui fermati nella caserma del reparto
mobile di Genova a Bolzaneto, appena fuori città. De Gennaro passerà poi la relazione al
ministro dell’Interno, Claudio Scajola, per eventuali provvedimenti. Alcuni dei
funzionari interrogati si sono difesi, sostenendo che sabato notte si è deciso l’intervento
nella sede del Gsf perché da quelle parti le auto della polizia erano state bersagliate
da lanci di pietre.
All’operazione erano presenti La Barbera e Gratteri, i più alti in grado tra i
funzionari. Alla perquisizione non ha invece partecipato il questore, poiché si trattava
di un’operazione di polizia giudiziaria. Ma anche per quanto riguarda l’ordine
pubblico, competenza del questore, le decisioni sarebbe state prese con la supervisione di
alti funzionari inviati da Roma. Durante i giorni del G8 si era trasferito nella questura
di Genova anche il vice capo della polizia Ansoino Andreassi.
INCHIESTA - Il procuratore aggiunto Lalla ha ricevuto ieri anche l’elenco dei 70
agenti che hanno partecipato alla perquisizione nella scuola Armando Diaz. L’intenzione
è di sentirli come testimoni. Ma la decisione dei giudici per le indagini preliminari di
restituire alla procura i verbali di interrogatorio dei fermati, segnalando l’esistenza
di numerosi reati durante l’operazione di polizia giudiziaria, potrebbe costringere i
magistrati a sentire funzionari e poliziotti come indagati. I pm rinnovano l’appello
a chi ha subito abusi perché faccia denuncia.
GIP - Il presidente aggiunto dei Gip, Roberto Fucigna, ha confermato la richiesta di
procedimento disciplinare nei confronti di alcuni funzionari di polizia: «Le immagini in
tv delle violenze alla città e alle persone - dice - in un Paese democratico devono far
riflettere».
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Fabrizio
Gatti |
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