Corriere della sera 29 luglio 2001
divieto d’ingresso

Berlino chiede spiegazioni

Chiarimenti sul divieto d’ingresso per i prossimi cinque anni imposto agli antiglobalizzatori tedeschi al momento dell’espulsione dall’Italia dopo gli incidenti del G8. Li ha chiesti il ministero degli Esteri tedesco al governo italiano. «Tramite le nostre autorità diplomatiche in Italia abbiamo inoltrato una richiesta di chiarimento al governo di Roma», ha spiegato il portavoce del ministero degli Esteri ieri a Berlino. Non si tratta dell’unica domanda avanzata dalla Germania all’Italia. Berlino, infatti, ha chiesto a Roma spiegazioni e chiarimenti anche sulle circostanze dell’arresto e sulle condizioni di detenzione di decine di manifestanti tedeschi a margine del G8. La notizia del divieto d’ingresso imposto agli antiglobal è stata data dal quotidiano «Berliner Zeitung», che ha riportato il racconto della giornalista berlinese Kirsten Wagenschein, arrestata il 21 notte durante l’irruzione della polizia nella scuola Armando Diaz. La giornalista, rientrata in Germania da pochi giorni, ha dichiarato di aver ricevuto alla frontiera assieme agli altri tedeschi espulsi un formulario nel quale si informa che «prima della scadenza dei prossimi cinque anni non potrà più entrare in Italia». Tuttavia, essendo in vigore il Trattato di Schengen che non prevede più controlli alle frontiere, non è chiaro come potrebbe essere applicata la restrizione. Il portavoce del ministero degli Esteri ha aggiunto che sono 21 i manifestanti tedeschi ancora in carcere in Italia.