Manifesto 31 luglio 2001 Otto,
e una carrozzina
L'anti G8 di un gruppo di disabili
FABIO CAPODIECI
"Questa è la storia dei P8, otto piccoli individui... Una storia,
narrata sottovoce, in confronto alle violenze e ai soprusi delle forze dell'ordine... Era
il 21, eravamo parte del corteo abruzzese, alcuni di noi (Corrado, Pierluigi alias lo
spastico, è afflitto da tetraparesi spastica in sedia a rotelle; io, Fabio, anch'io
tetraparesi spastica ma autosufficiente) del gruppo "handicap e disabilità" dei
Ds di Pescara, a titolo personale perché in disaccordo con la linea politica) la mattina
del 21... aprimmo lo striscione alla testa del corteo. Eravamo gioiosi festosi belli,
canti e cori allietavano la marcia, la gente ci esprimeva solidarietà con getti d'acqua e
riempiendoci le bottiglie. Ma... in prossimità di punta Vagno il primo lacrimogeno dalla
caserma dei Cc.
Issammo Pierluigi sul marciapiede, noi, seduti a terra con le mani in aria, gli elicotteri
sopra la testa, poi lacrimogeni a pioggia, la gente che scappa, riesco ad afferrare
Barbara e Corrado mentre con una mano tengo la carrozzina, sento gente che dice
"disabile in carrozzina, attenzione". Non vedo, non respiro, ho voglia di
vomitare... apro gli occhi, la pula falcia indiscriminatamente, Pierluigi entra in crisi
distonica... Un finanziere gli dice: assassini che siete venuti a fare, è tutta colpa
vostra... Un altro agente tira fuori il manganello e fa la mossa di colpire Pierluigi, per
fortuna un cameramen ci viene incontro e ci chiede dove eravamo; sconvolti con le mani
alzate gridiamo aiuto, disabile, aiuto... Ma la pula è da per tutto e noi siamo lenti:
salite, salite, incita la gente, la carrozzina pesa. Altra pula spara. Ah! Se non avessi
Pierluigi farei barricate perché non è umano non dar respiro per il gusto di giocare al
gatto col topo... Ci hanno preso gli occhi con i lacrimogeni, il corpo con la violenza dei
manganelli, il sonno con gli incubi, il cuore con la rabbia, ma la mente e la volontà
sono più forti, determinate e combattive |