La Repubblica 6 agosto 2001 L'amarezza
dei sindacati
"Polizie ormai demotivate"
Il Sap e il Cocer dei Carabinieri lanciano l'allarme
il caso
ROMA - Demotivati e demoralizzati, preoccupati dei prossimi vertici, critici con il
mondo politico. Poliziotti e carabinieri sono convinti che dopo Genova sarà molto
difficile gestire l'ordine pubblico. A cominciare dall'annunciato vertice Fao di Roma. Un
malessere spiegato dalle rappresentanze sindacali dei poliziotti e dal Cocer dei
Carabinieri. «Certo, gli errori di Genova serviranno - dice Filippo Saltamartini,
segretario del Sindacato autonomo di polizia. - Ma il problema vero, nella situazione
attuale, è che qualunque funzionario, anche se applica la legge, sa che potrà essere
oggetto di feroci critiche, potrà essere trasferito e punito». E poi, continua
Saltamartini, dopo Genova «è necessario un po' di tempo per riacquistare motivazioni».
Anche quelle di restare, visto che il segretario del Sap denuncia un esodo dei funzionari.
Colpa dei politici che hanno messo in piedi «un processo alla polizia che è stata
fortemente umiliata». La politica, conclude il segretario del Sap, «deve fare un passo
indietro, riappropiandosi del suo ruolo di mediazione dei confitti sociali, senza incitare
una parte o l'altra».
Date queste premesse, sembra chiedere Saltamartini, come si può pensare di affrontare
serenamente il vertice romano della Fao? La stessa domanda che circola fra i carabinieri e
trova voce nelle parole del generale Maurizio Scoppa, presidente del Cocer dei
Carabinieri. «Il problema - spiega Scoppa - non è vertice sì, vertice no. Il problema
è che prima di quella occasione l'aggressione contro le forze di polizia deve finire».
Certo, prosegue il generale «nessun carabiniere si rifiuterebbe, ovviamente, di compiere
il suo dovere, ma la mancanza di serenità influenzerebbe in modo negativo l'operato delle
forze dell'ordine». Per Scoppa, i carabinieri non possono restare «al centro di processi
di piazza, di valutazioni e giudizi frettolosi, che non tengono conto degli accertamenti e
delle indagini disposte». Un ragionamento che s conclude così: «Non si può
generalizzare e fare processi sommari sulle prime pagine dei giornali. Questa continua
aggressione, che sta durando da troppo tempo, crea un grave disagio per i carabinieri e
tutti gli appartenenti alle forze di polizie».
Ci sono però organismi sindacali di polizia che non condividono lo spostamento in Africa
del vertice della Fao. È il caso del Libero sindacato di polizia e del suo segretario
Antonio Di Lieto. «Spostarlo sarebbe una pessima figura di fronte al mondo, un cedimento
agli estremisti», dice Di Lieto. Per lui «il governo ha una linea contraddittoria: da un
lato c'è un concreto e serio impegno contro l'immigrazione clandestina, forse dovuto alle
giuste pressioni dell'onorevole Bossi; dall'altro, il sacro terrore che si verifichi una
seconda Genova. Ma i continui cedimenti hanno dato spazio agli estremisti».
(si.bu.) |