Corriere della sera 29 luglio 2001
LE
PROTESTE / In mezza Europa e in Italia manifestazioni contro le violenze di Genova. Oggi
in Germania le Tute nere assediano l’aeroporto degli immigrati
Da Francoforte a Londra:
migliaia in corteo nel nome di Carlo Giuliani
- A Genova i ragazzi dei centri sociali hanno dipinto un murale per ricordare Carlo
Giuliani, ucciso da un carabiniere nel venerdì nero del G8. A Berlino e a Francoforte i
loro coetanei, che ieri hanno manifestato per protestare contro la polizia italiana e le
violenze di Genova, se lo sono invece dipinto direttamente sulle magliette il volto di
Carlo, gli stessi capelli corti da marines e l’espressione severa della foto tessera
diffusa dopo l’incidente. Un minuto di silenzio per ricordare. Poi i mille di Berlino
e i mille di Francoforte si sono messi in marcia, con le loro magliette e i loro
manifesti: «Italiani fascisti assassini». Uno slogan che si è sentito anche al corteo
di Barcellona, perché la polemica non si ferma. I racconti dei ragazzi di mezza Europa
che, dopo i giorni del vertice, fanno ritorno a casa ottengono l’effetto di benzina
sul fuoco. A Berlino come a Londra, i loro racconti danno nuovo slancio alle proteste.
Nessun incidente, ma la polizia, soprattutto tedesca, teme un’ escalation di
violenze.
L’AEROPORTO - Oggi alle 15 il primo banco di prova. Al concerto organizzato dal
«Campo contro le frontiere e contro il razzismo» in uno dei terminal dello scalo di
Francoforte, punto nevralgico dell’intero sistema di trasporto aereo europeo, sono
attesi almeno un migliaio di arrabbiati contro la globalizzazione. Musica, d’accordo.
Ma il vero obiettivo dei contestatori, in parte già dichiarato, sarà la compagnia aerea
tedesca Lufthansa, che si occupa del servizio di rimpatrio forzato dei clandestini, quello
che gli antiglobal chiamano la deportation class . Da abbattere e smantellare. Ci
sarà polizia dappertutto, ma loro avvertono: «Agiremo in piccoli gruppi, sarà difficile
individuarci».
BERLINO E LONDRA - Schieramento di agenti in assetto antisommossa da una parte, un
migliaio di manifestanti in corteo dall’altra. Per Berlino quella di ieri è stata la
seconda manifestazione in una settimana: era già successo giovedì scorso. Non ci sono
stati incidenti. Le richieste del corteo: il rilascio degli antiglobal ancora in
carcere (i tedeschi sono 21), la creazione di una commissione internazionale d’inchiesta
sui fatti di Genova e le dimissioni dei politici e dei funzionari responsabili delle
violenze. Tensione a Londra alla manifestazione davanti all’ambasciata italiana.
Centinaia di persone e molti cartelli impietosi contro Berlusconi e Bush, con la scritta
«assassini» sotto le loro foto. Un furgoncino dotato di altoparlante ha fatto da palco
improvvisato per i reduci inglesi del G8. Il più esplicito è stato Norman Blair: «Sono
stato rapito e torturato dallo Stato italiano».
IN ITALIA - Sit-in di protesta davanti al ministero della Giustizia a Roma. Fra i
manifestanti Enrico Calamai, console italiano in Argentina all’epoca della dittatura
militare: «Mi ha sorpreso sentire il ministro degli Esteri, in Parlamento, sostenere che
i giovani di cui non si hanno notizie dagli scontri di Genova forse "sono andati al
mare". È una spiegazione perlomeno inquietante, la stessa che veniva data nei
commissariati in Argentina ai genitori alla ricerca dei figli scomparsi». Fra le
richieste del sit-in: formalizzare le denunce di violenza da presentare alla Corte dell’Aja
e a Strasburgo, ricercare nuove testimonianze e documentazioni sui fatti di Genova e un
libro bianco da pubblicare a settembre. Seicento in corteo e durissimi striscioni contro
la polizia anche a Taranto.
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