Manifesto 27 luglio 2001

"Fascisti pronti a infiltrarsi"
Ecco il dossier della questura. Che Scajola conosceva

"Sulla scorta delle segnalazioni ricevute da fonti fiduciarie è emerso che gruppi estremisti di destra extraparlamentare con particolare riferimento al movimento denominato Forza Nuova, hanno intenzione di avviare un azione di rilancio e sensibilizzazione sul tema della globalizzazione. (...) In particolare è stato segnalato che alcuni membri torinesi di Forza Nuova, costituirebbero un nucleo di 25-30 militanti "fidati" da infiltrare tra i nuclei delle tute bianche allo scopo di confondersi tra i militanti anti-G8. Tale gruppo in possesso di armi da taglio avrebbe come obiettivo principale colpire in caso in cui si dovessero verificare incidenti, i rappresentanti delle Forze dell'Ordine, screditando contestualmente l'antagonista sinistra anti G8". Gli stralci che abbiamo citato fanno parte di un dossier riservato della Questura di Genova che il capogruppo dei senatori Ds, Gavino Angius, ha mostrato ieri mattina in aula. Angius ha chiesto che il ministro riferisca in Senato su questo documento "top secret" prima del 3 agosto quando ci sarà la discussione della mozione di sfiducia presentata ieri dai gruppi senatoriali dell'Ulivo nei suoi confronti. L'episodio contenuto nel dossier riservato della questura di Genova, smentito in modo generico da Forza Nuova, è di una gravità estrema e non si capisce o forse si capisce troppo bene, perché il ministro degli interni Scajola non ne abbia fatto cenno parlando dei tragici fatti di Genova. Il presidente del Senato, Marcello Pera, ha ricordato che l'intera questione verrà affrontata venerdì 3 agosto, come deciso ieri dalla conferenza dei capigruppo.
Oltre 30 senatori dell'Ulivo hanno presentato un'interrogazione urgente, primo firmatario Gavino Angius, sul dossier della questura di Genova. Nel documento parlamentare si legge, tra l'altro, che "nel dossier si evidenzia con chiarezza che la questura di Genova aveva un quadro preciso e dettagliato degli arrivi dei cosiddetti "Black Bloc", della loro consistenza, della loro provenienza dai vari paesi e dalle diverse città italiane".