Corriere della sera 3 agosto 2001
IL
SONDAGGIO / Ma un cittadino su dieci ritiene vi siano state collusioni con i violenti
G8, sempre alta la fiducia
della gente in carabinieri e polizia
- Le forze dellordine (carabinieri e polizia, a pari merito) hanno sempre conteso
alla Chiesa il primo posto nella graduatoria delle istituzioni di cui gli italiani hanno
maggiore stima. Talvolta prevalgono le prime, talvolta la seconda. Ma resta il fatto che
gli elettori si fidano delle forze dellordine e delle autorità ecclesiastiche in
misura assai maggiore, ad esempio, del Parlamento, della magistratura ecc. Non è
sorprendente, dunque, che - anche dopo i drammatici avvenimenti di Genova - la maggioranza
assoluta dei cittadini ritenga che «tutto sommato, le forze dellordine si sono
comportate al meglio». E, contrariamente ad altri quesiti, la percentuale di chi non sa o
non vuole esprimere un parere è straordinariamente bassa: la gran parte della gente è
rimasta colpita dagli avvenimenti e si è formata unidea al riguardo. Coerentemente,
se, al di là del giudizio sulle forze dellordine, si domanda lopinione sulle
responsabilità maggiori dei risvolti tragici degli incidenti, queste vengono attribuite
in larga maggioranza ai dimostranti. Comè ovvio, i giudizi variano in relazione
alle appartenenze politiche, con una forte accentuazione di approvazioni per la polizia
tra il centrodestra e una situazione opposta nel centrosinistra, anche se in tutti i
settori politici cè unarea critica, che dissente dallopinione
prevalente nel proprio partito. Ma il grado di consenso per le forze dellordine, pur
elevato, è lontano dai livelli normalmente riscontrabili a favore di polizia e
carabinieri. Quasi il 30% ritiene che le forze dellordine abbiano commesso molti
errori e addirittura un cittadino su 10 (vale a dire una percentuale più ampia dellelettorato
di molti partiti) è del parere che una parte di esse fosse connivente con i violenti. Si
tratta di unopinione che coinvolge specialmente i giovani sotto i trentanni,
ove è la maggioranza assoluta ad esprimere disapprovazione verso le forze dellordine
e ove una quota significativa ritiene queste ultime le vere responsabili dei risvolti
tragici degli avvenimenti.
Sono dati che potrebbero far pensare alla formazione di una sorta di nuovo movimento di
opinione - e di protesta - giovanile, in qualche modo distinto dalle forze politiche, ma,
specie in questo caso, più orientato a sinistra (si ricordi che, anche nelle ultime
elezioni, i giovani, per la prima volta da tanti anni, si sono riavvicinati allUlivo).
Ciò che spiega, in parte, gli ondeggiamenti della sinistra stessa nei confronti del
«popolo di Seattle» e delle sue manifestazioni.
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Renato
Mannheimer |
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