Manifesto 26 luglio 2001 COMMENTO
Cercasi Gaetano
FRANCO CARLINI -
Silenzio da parte dell'avvocato Gaetano
Pecorella, onorevole di Forza Italia, difensore di Berlusconi, campione riconosciuto delle
garanzie per tutti (deboli come Valpreda e potenti come Berlusconi, perché i diritti sono
universali e non si attribuiscono per censo). Forse gli si è all'improvviso seccata la
voce, o è in vacanza all'estero, o ha fatto una scelta di opportunità politica,
tacitando la sua cultura giuridica - il che non sarebbe una bella cosa per un difensore
dei valori di civiltà, già presidente della Camere penali italiane.
Eppure il codice di procedura dovrebbe conoscerlo, lui che lo insegna all'università.
Dovrebbe dunque sapere che alcuni diritti sono sacri, come quello all'incolumità
personale, o quello di essere assistiti da un legale di fiducia, pena la nullità degli
atti. Quanti processi egli ha giustamente fatto saltare perché dei pubblici ministeri
frettolosi non avevano mandato tutte le carte giuste e seguito tutte le regole!
Tutto ciò, e molto d'altro, è successo a Genova, ma Gaetano è sprofondato nel suo
Silenzio delle Libertà. Forse per doveroso riserbo istituzionale, essendo egli presidente
della Commissione giustizia della camera. Potrebbe essere giusto così: i parlamentari,
come i giudici, dovrebbero parlare soprattutto attraverso i loro atti.
Da ex amici ed ex estimatori dell'avvocato ci permettiamo allora un piccolo consiglio.
Presenti un progetto di legge di un solo articolo: tutti gli agenti di polizia, i
carabinieri, le guardie di finanza eccetera, devono portare sempre in vista una placca di
metallo con il numero identificativo ben leggibile. Proprio come nei telefilm americani,
di modo che ogni cittadino, di fronte a un abuso, vero o presunto, possa indicare con
precisione colui che se ne è reso responsabile: il giorno tale, all'ora tale, magari
nella scuola Diaz di via Cesare Battisti in Genova, alle ore 1,30 di domenica 22 luglio.
Gli americani, che notoriamente sono degli esagerati individualisti, lo fanno perché
ritengono che il cittadino debba essere protetto dall'invasione eccessiva dello stato.
Magari non è una brutta idea, certo è una proposta seria e molto liberal.
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